Le PR in America

A New York dal 2011, con uffici nel prestigioso Fuller Building su Madison Avenue, B&P USA supporta le aziende italiane nei loro processi di internazionalizzazione occupandosi di contenuti editoriali, relazioni media, PR e social media.

“Spesso diciamo ai nostri clienti che il paradigma del Made in Italy è cambiato, il prodotto italiano - o meglio il prodotto in generale - ha un’importanza sempre inferiore rispetto alle altre leve del Marketing Mix: prezzo, strategia distributiva e soprattutto comunicazione. Per avere una chance negli Stati Uniti, specialmente in settori non tecnici e dinamici, le imprese devono entrare nell’ordine di idee di investire tanto in comunicazione quanto in ricerca e sviluppo.” Con questa premessa Alessandro Colnago, Vice President di ExportUSA, intervista Marco Lastrico, CEO di Barabino & Partners.

Cosa vuol dire fare il comunicatore a New York? 
Da oltre 10 anni ho la fortuna di occuparmi di comunicazione. Un settore in continua evoluzione dove l’applicazione di un metodo etico e professionale deve rimanere aggiornato con le nuove tendenze e con le opportunità più innovative. Vivere e lavorare a New York rappresenta, sicuramente, uno stimolo incredibile. La sua composizione sociale multietnica, la nascita di nuovi stili e tendenze, le sue incredibili diversità e il suo dinamismo la rendono davvero la capitale del mondo. Così avviene nella comunicazione. Ogni giorno devi imparare a “guardare” e non solo a vedere ciò che accade intorno a te. Devi cercare di comprendere come conquistare l’attenzione dei tuoi potenziali consumatori/clienti in un mondo dove chiunque è bombardato da messaggi e da richieste di attenzione. Il bello di fare comunicazione, credo, è che per farlo devi essere curioso. E, devo dire, New York è davvero il posto ideale per essere curiosi.

Quali sono allora gli elementi da considerare quando si parla di comunicazione negli Stati Uniti?
La cultura industriale italiana è, storicamente, inserita molto bene nel tessuto americano. L’80% degli Americani ha un parere positivo sull’Italia e, secondo la classifica di US News sui migliori Paesi al mondo del 2017, l’Italia si colloca al primo posto al mondo per la propria influenza culturale, grazie all’altissima riconoscibilità e al suo prestigio nei settori del fashion, dell’agroalimentare e del design. Tuttavia, se parliamo a livello di comunicazione, questi dati si devono confrontare con il fatto che solo il 36% degli americani possiede il Passaporto. Nella sua vastità territoriale e culturale, bisogna tenere in considerazione che molti americani amano l’Italia attraverso la percezione che ne hanno nel proprio Paese. Per intenderci, qualche settimana fa su un prestigioso mensile americano dedicato al settore agroalimentare, hanno dedicato una sezione per verificare quali piatti di pasta comunemente nel menù di un ristorante (pseudo)italiano negli USA, siano effettivamente italiani. Così un lettore americano scopre che le penne alla Vodka non sono poi così tipiche del Bel Paese, e immaginiamo il suo stupore nello scoprire che neanche le fettuccine Alfredo lo siano. Quando poi gli crolla il mito degli Shrimp Scampi e della “Pizzagna” (un mix tra pizza e lasagna), siamo di fronte ad un vero e proprio dramma. Ora, battute a parte, questo semplice esempio ci fa capire di come il consumatore americano non sia ancora adeguatamente “educato” alla qualità e di come il Made in Italy non sia ancora spesso distinto dai prodotti “Italian sounding”. Per questo motivo, le aziende italiane si devono preparare culturalmente prima di approcciare questo mercato, soprattutto in termini di comunicazione. Limitarsi a comunicare i propri prodotti traducendo in inglese i messaggi utilizzati in Italia, è una strategia sbagliata e controproducente. 

Articoli correlati

Branding e Millennials nel mercato americano
18 Febbraio 2019

Trend del mercato USA

Come mantenere la rilevanza del vostro brand con i millennials - Breve analisi per posizionare il vostro prodotto e lanciare un brand di successo in America

vedi
Servizi di Branding per il mercato americano
Servizi per l'export

Branding

Servizi di Branding per il mercato americano: ExportUSA adatta, o {ri} adatta il vostro prodotto e lo prepara per il mercato americano

vedi