Elezioni presidenziali americane e esportazioni italiane negli Stati Uniti
Con Harris continuità e stabilità per l'export italiano, mentre con Trump cresce l'incertezza sui dazi, anche se un aumento generalizzato appare molto improbabile.
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L'argomento principale per ciò che riguarda gli Stati Uniti in queste ultime settimane è diventato senz'altro quello legato alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Veniamo contattati spesso da clienti o da associazioni di categoria che ci chiedono un parere relativamente alle elezioni.
Il parere richiesto non è tanto "vince Trump/vince Harris". La domanda è più incentrata su "cosa succederà all'export italiano se vincesse Trump? Cosa invece succederà all'export italiano se vincesse Harris?"
Questo è il il grande dubbio che attanaglia il mondo dell'export italiano in queste settimane.
Ne parliamo oggi dandovi l'opinione di ExportUSA, basata sulla nostra esperienza diretta sul mercato americano.
Se vince Kamala Harris, dovrebbe continuare tutto come è già stato avviato con l'amministrazione Biden, per cui il piano di investimenti federali da 1800 miliardi di dollari continuerà e questo avrà un impatto positivo sulla domanda aggregata americana e di conseguenza anche sulle importazioni, perciò non dovrebbero esserci grossi cambiamenti a riguardo dell'export italiano.
Se dovesse vincere Donald Trump l'elemento di disturbo è legato ai dazi: come ha fatto nella sua amministrazione precedente Donald Trump ha aumentato i dazi a tappeto per ciò che riguarda la Cina e su alcune categorie di prodotti per ciò che riguarda le importazioni dall'Europa. In questa fase che è ancora di propaganda politica Donald Trump ha promesso di aumentare i dazi a tappeto su tutte le categorie merceologiche provenienti da qualsiasi paese. Noi riteniamo che un conto sia la propaganda politica elettorale e un conto sarà la realtà dei fatti una volta che Donald Trump dovesse essere eletto presidente. Riteniamo sia impossibile che possa riuscire ad aumentare i dazi a tappeto su tutte le categorie merceologiche e quindi anche in questo caso non dovrebbero esserci scossoni particolari per quello che riguarda l'export italiano negli Stati Uniti.