Come cambia il settore del mobile e arredamento in America con la Generation Rent: è boom di servizi di noleggio nel settore arredo di design
Trend arredo USA: da ufficio domestico improvvisato a spazio di design con un abbonamento mensile
Il comparto dell’arredo e l’economia circolare. Il mobile da prodotto a servizio nell’era dello smartworking
Noleggiare mobili e pezzi di design pagando un fisso mensile: una tendenza che riscuote successo negli USA tra le nuove generazioni
Muji, il brand famoso per aver introdotto il concetto di beni di qualità senza etichetta (dalla cancelleria all'abbigliamento, dall'arredo alla linea completa dei prodotti pensati per il viaggio), ha scommesso su un nuovo modello di business, lanciando una formula di abbonamento per mobili, che si adatta perfettamente alla “vita in quarantena”. Tra i tanti cambiamenti imposti dal Coronavirus in tutto il mondo, quello che ha preso subito piede è stato il telelavoro e/o smart working, e le persone si sono viste costrette a trasformare casa in ufficio. Ma per coloro che non hanno uno spazio di lavoro dedicato a casa, questo ha portato a improvvisare una postazione di lavoro sul tavolo da pranzo, sul divano o in camera da letto. Non un ambiente di lavoro ideale né in termini di produttività, né di comodità. Muji ha risposto a queste nuove esigenze di mercato con diverse proposte di arredo a nolo: i clienti possono affittare componenti d’arredo, come set da scrivania e sedie in quercia, a partire da $ 7 al mese (al momento il servizio è disponibile solo in Giappone). E quando i loro uffici riapriranno, potranno spedire indietro tutti i mobili. La nuova soluzione di arredo progettata da Muji nasce proprio per aiutare i clienti a lavorare da casa, ma con stile.
Muji ha lanciato, inoltre, due servizi di consulenza di progettazione personalizzata per aiutare i clienti a sistemare i mobili e arredare ambienti più accoglienti. I clienti possono acquistare un piano di rinnovo “Petit”, in cui i progettisti realizzano due layout dello spazio della casa adibito a ufficio, riorganizzando anche i mobili già presenti per fare spazio al nuovo ufficio domestico. In alternativa, i clienti possono connettersi con un consulente online che offrirà loro consigli personalizzati.
In un clima di instabilità e incertezza, ciò a cui stiamo assistendo è una ridefinizione della casa e del suo arredo rispetto a come è stata solitamente vissuta. Cambiano il concetto di proprietà e di accesso: il mobile si trasforma da prodotto a servizio, così come era già accaduto all’auto con il car sharing, ma anche a libri, film e dischi con i servizi di streaming. Non si sa ancora se Muji porterà questi servizi di arredo a noleggio in America. La divisione statunitense dell’azienda giapponese ha subìto un duro colpo dalla pandemia e ha dichiarato fallimento all'inizio di luglio, annunciando che ridurrà la presenza di negozi fisici negli Stati Uniti per concentrarsi sull’ecommerce.
La tendenza dei Millennials: qualità, libertà e flessibilità. Il nuovo lusso è noleggio e non più acquisto
La generazione della sharing economy, si sposta frequentemente e vuole farlo “leggera”, preferendo affittare piuttosto che comprare i propri mobili. In generale predilige formule di condivisione che consentono di fruire di beni e servizi senza dover affrontare spese elevate e impegni economici di lungo termine. Il tema del noleggio tra i Millennial statunitensi è di fatto già la regola. Aziende come Rent-a-Center e CORT lo fanno già da lungo tempo. Ma negli ultimi anni un'ondata di brand è entrata nel mercato rivoluzionando il comparto del mobile per soddisfare i bisogni delle nuove generazioni.
Startup come Feather e Fernish hanno improntato il loro intero modello di business fornendo piani di abbonamento per mobili di diversi marchi di design (come Crate & Barrel e West Elm) che possono essere rinnovati, scambiati, acquistati e restituiti entro la fine del piano. Questi brand vogliono conquistare i Millennial dando loro accesso a marchi di arredamento di tendenza per far vivere loro un’esperienza di lusso personalizzata. Un altro valore aggiunto del servizio è facilitare la vita dei clienti ritirando i mobili al termine dell’abbonamento evitando tutti i problemi legati alla logistica e ai costi di spostamento.
Al contempo marchi come Crate & Barrel vedono in queste sturt up un'opportunità per far avvicinare le nuove generazioni ai loro prodotti di alta gamma, alimentando il loro desiderio ad acquistare dei pezzi di design in età più adulta. "Siamo sempre alla ricerca di nuovi concetti e questo è interessante", afferma Michael Chaney, Direttore della divisione B2B di Crate & Barrel. "In questo modo è possibile acquisire clienti che normalmente non sarebbero in grado di comprare da noi."
Fernish, ad esempio, può dare in affitto una poltrona per $ 18 al mese e una scrivania per $ 8, e rimetterle a nuovo per il prossimo abbonato al servizio. Oggi, il brand annuncia un nuovo investimento di $ 30 milioni guidato da Real Estate Technology Ventures, con la partecipazione del fondatore di Intuit , Scott Cook e Jeff Wilke, CEO della divisione consumer business di Amazon .
Nei giorni scorsi anche West Elm, catena retail di mobili di design, ha annunciato una partnership con Rent The Runaway per includere ai loro pacchetti di abbonamento anche trapunte, copriletti, coperte e cuscini di importanti marchi di design. Rent The Runway è uno dei brand più esplosivi nel noleggio abiti: nove milioni di membri che hanno sottoscritto un abbonamento che va dai $69 ai $159 per affittare 4 vestiti al mese fino all'intero guardaroba disponibile nel catalogo.
Il futuro dei mobili di design è davvero nel noleggio?
Alcuni esperti di politica sanitaria ritengono che non si tornerà alla normale vita da ufficio fino al novembre 2021, quindi ha senso riprogettare le nostre case per poter lavorare in modo più comodo e produttivo. I noleggi di mobili nascono per rispondere a queste esigenze e risolvere questo problema. Una strategia di business attuata da diversi brand con l’obiettivo di incrementare i guadagni in un momento storico in cui molti consumatori non si sentono ancora sicuri a recarsi in negozio per fare acquisti. E nel caso in cui gli abbonati si innamorino del proprio pezzo di design affittato, c’è sempre la possibilità di acquistarlo in un secondo momento in maniera definitiva.
D’altra parte, è anche vero che i consumatori dell’era Covid potrebbero essere influenzati dalla questione igiene, nel momento di decidere se affittare mobili, usati nella casa di qualcun altro, così come altri consumatori, in questo clima di incertezza generale, potrebbero non essere così propensi a spendere soldi per l’arredo.