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Servizi di Branding per il mercato americano: ExportUSA adatta, o {ri} adatta il vostro prodotto e lo prepara per il mercato americano
Il lavoro di branding per il mercato americano è partito dallo studio del mercato e dei concorrenti per passare dalla scelta dei prodotti, al disegno del packaging e alla comunicazione. Lo studio dei trend del mercato americano ci ha convinti a creare una linea di piatti di pesce pronti destinati a Millennials e alla Generazione Z
Di seguito riportiamo il briefing che ExportUSA ha preparato per illustrare al cliente la strategia di comunicazione scelta per il mercato americano. È solo uno dei passi nel lavoro di creazione del brand per l'America ma illustra l'approccio di ExportUSA che parte sempre dallo studio delle tendenze di mercato e dalla massima sintonia con la target audience, in questo caso Millennials e Generazione Z
La strategia comunicativa pensata per le serving suggestions dei prodotti è quella del “bite-sized content”, chiamato così per due motivi:
Per il lancio del vostro brand in America abbiamo optato per questo modulo comunicativo perchè cross-generazionale e incontrare i gusti dei consumatori di diverse età. Tuttavia, per attirare l’attenzione di generazioni come i Millennials (nati tra il 1981 e il 1996) e la Generazione Z (nati dopo il 1996), è imprescindibile avere una comunicazione breve ed efficace. Questo perché lo span attenzionale dei giovani consumatori americani è mediamente di 8 secondi; oggi per avere successo bisogna riuscire a “fare colpo” in questo brevissimo arco temporale.
Tutto questo rappresenta in parte un controsenso e molti concorderebbero sul dire che è molto più facile spiegare un concetto in 500 battute piuttosto che 150, o in 30 secondi piuttosto che in 10. Il consumatore di oggi è distratto e spesso -soprattutto quando guardiamo all'America - è di fretta e ha poco tempo a disposizione, rendendolo incapace di assorbire e processare qualsiasi input comunicativo "lungo" che gli si presenti.
Il bombardamento pubblicitario proveniente da ogni genere di canale (sia online che offline) impedisce al consumatore americano medio di processare tutti gli stimoli in maniera consapevole, per questo le informazioni devono essere dirette, veloci e semplici (“snackable content”).
Per strutturare una buona comunicazione in America e parlare lo stesso linguaggio dei consumatori bisogna dunque conoscere la propria audience. Fare marketing verso queste generazioni non è difficile: si tratta di una cosa incredibilmente intuitiva, perché richiede un tocco umano.
Alla luce di quanto appena descritto, abbiamo scelto di realizzare la seguente strategia di comunicazione e di sviluppare questa tipologia di contenuti:
Nel pensare e creare la comunicazione vanno tenuti presente i seguenti fattori:
I prodotti possono considerarsi Made in Italy e, nonostante la provenienza delle materie prime possa non essere esclusivamente Italiana, il prodotto viene trattato e preparato in Italia da un’azienda storica.
Gli Stati Uniti sono i pionieri della comunicazione e per ogni segmento di mercato i potenziali consumatori molto esigenti. Per questo motivo abbiamo voluto adattare la comunicazione seguendo le linee guida di cui sopra, creando delle serving suggestions che sì, rimandano all’italianità, ma non in maniera ovvia e sdoganata come succede per tanti altri brand.
Oggi il Made in Italy non è più l’unico portavoce della qualità dei nostri prodotti, è importante dare il giusto peso alla parte comunicativa e promozionale e ricordarci che “people buy from people they like” Questo per ribadire l’importanza che il consumatore e i suoi gusti rivestono per il mercato americano: se si costruisce una brand image coesa e altamente capace di comunicare con la propria audience, si potrà dire di avere avuto successo.
Per la maggior parte dei prodotti destinati al mercato americano è stato possibile fare riferimenti all’italianità. Non si può dire altrettanto per i due burger, il fritto misto e le due tentazioni che, nella loro natura, non sono piatti esclusivi della tradizione italiana... pertanto non si può esacerbare qualcosa che non c’è.
Quello che li può rendere “più italiani” sono gli ingredienti che suggeriamo di accompagnare al piatto e le ricette che andremo a proporre in un secondo momento. Esclusi alcuni ingredienti e piatti pronti (es. Caciucco e Seabass with Orange Citrus), sono già presenti elementi di italianità sul packaging:
La caratteristica del Made in Italy andrà poi sviluppata all’interno del sito, dove ci sarà spazio a sufficienza per inserire le ricette e la storia aziendale. Il packaging che abbiamo disegnato per il mercato americano è già molto ricco, sia in termini di colori che di contenuto, per questo suggeriamo di mantenere delle serving suggestions chiare e di facile comprensione. Per rimarcare questo elemento di tradizione, possiamo invece modificare i nomi di alcuni prodotti. Così facendo il richiamo all’Italia sarà immediato, ad esempio: "Italian-style Sea Bream" oppure "Cod Fillet Italian’s style."
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