22 Settembre 2020
COVID e stili di vita nel mercato americano
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In America il gelato si riconferma come una delle tendenze alimentari più di successo. E sono tante le nuove aperture di gelaterie a New York e in America. Il gelato è uno dei prodotti più amati dagli americani: l'America è il secondo mercato più grande al mondo per le vendite di gelato dopo la Cina (con un consumo stimato di 2,7 miliardi di litri nel 2016) e al quarto posto come consumo medio pro capite (con 8,4 litri nel 2016), per un valore di 11,4 miliardi di dollari all’anno.
Secondo lo studio di Nielsen “Global Ingredient”, il 68% dei consumatori americani dichiara di essere disposto a pagare un prezzo premium per alimenti che non contengono ingredienti indesiderati e di prediligere alimenti più genuini: ingredienti naturali; etichette pulite prive di additivi e aromi; meno zuccheri aggiunti o alternative al latte animale (mandorla, soia, ecc); solo per citarne alcune.
E questa tendenza, valida anche per il gelato, ha spinto molti piccoli produttori a entrare nel mondo del frozen. Lo studio Nielsen rivela come siano proprio i piccoli produttori ad aver registrato la maggiore crescita di vendite rispetto alle altre categorie di gelato e come, solo nell’ultimo anno, il 40% del loro fatturato derivi proprio da gelati con etichette pulite. Come risultato si è assistito alla nascita senza precedenti di nuovi marchi innovativi di gelato nel banco freezer dei supermercati americani.
Un gelato pensato per coloro che vogliono “sgarrare”, ma con consapevolezza: tra le 240 e le 360 kcal e 20-24 grammi di proteine a pinta (a partire da un costo di 5$). Secondo Time Magazine le vendite del gelato Halo Top in America nel 2017 sono aumentate del 2500%, superando Haage-Dazs e Ben & Jerry e raggiungendo traguardi eccezionali: hanno superato i 300 milioni di dollari accaparrandosi il 5% del mercato americano del gelato in 5 anni. Incredibile!
“Il gelato che fa bene” è adesso un trend che sta trainando il mercato della grande distribuzione in America e per il quale i consumatori americani sono disposti a pagare un prezzo premium. Un altro esempio sono i gelati ipocalorici: una risposta del mercato per vincere le preoccupazioni dei consumatori americani in merito allo zucchero nelle diete. Detti anche light o dietetici, questi gelati rientrano nella categoria a basso contenuto calorico, la cui formulazione si basa sulla riduzione dei grassi e la sostituzione del saccarosio (zucchero), con dolcificanti come fruttosio e altri tipi di zuccheri a basso indice glicemico, come ad esempio l’aspartame o lo splenda.
Altro grande trend delle vendite di gelato in America sono i gelati "allergen free" e/o per intolleranti al lattosio.
Le varietà “senza latte animale” hanno registrato la maggiore crescita di vendite rispetto a qualsiasi altra sottocategoria (+ 49% rispetto all’anno precedente) e ciò è dovuto al fatto che sempre più persone al mondo soffrono di intolleranze alimentari: negli Stati Uniti sono circa 15 milioni di persone a soffrirne, compresi 5,9 milioni di bambini sotto i 18 anni: circa un bambino su tredici.
In America alcuni brand utilizzano anche il bollino “Big 8 friendly” (gli 8 principali allergeni riconosciuti in America dalla FDA). Via libera dunque ai gelati naturali in America, senza aromi artificiali, coloranti o conservanti, dairy free, gluten free, vegani, e non OGM.
E proprio riguardo quest’ultima categoria si riscontra un altro importante fenomeno in America: la crescente attenzione per l’alimentazione organica, che ha determinato ciò che in gergo viene definito Bio-Boom. In America le vendite di prodotti non geneticamente modificati sono cresciute di 3 miliardi di dollari nel 2016 (più 16% rispetto all’anno prima).
Le aziende hanno preso nota del trend di mercato e modificato prontamente le loro tecniche produttive. I consumatori sono estremamente attenti al contenuto esposto sul packaging, alla ricerca di quelle parole e icone sinonimo di etica e salute, dalle “all natural” o “organic” alle etichette pulite, per non subire il senso di colpa di non essere buoni cittadini del mondo.
Obbligatoria, dunque, la scritta “fair trade” (commercio equo), banditi OGM e ormoni della crescita, ma anche i grassi idrogenati; gli emulsionanti; i preparati industriali; gli aromi chimici; coloranti e gli additivi di ogni genere; così come i fertilizzanti sintetici e i pesticidi usati nella coltivazione di qualsiasi ingrediente.
In questo contesto si inserisce perfettamente il gelato italiano, che sta diventando un simbolo del Made in Italy quasi al pari di pizza e pasta. Una specialità italiana che si distingue dall’ice cream a partire dal nome, ma soprattutto nella ricetta: un gelato artigianale la cui qualità è imparagonabile rispetto al classico ice cream americano e in grado di adattarsi perfettamente ai nuovi trend.
In generale nell’ice cream c’è il 50% di aria e il 30% di panna o burro. Nel gelato, invece, l’aria non supera il 10% rendendo il gusto è più intenso, e la parte grassa non supera il 7% risultando meno calorico (a fronte del 25% di grasso dell’ice cream). Una pallina di gelato ha solo 100 calorie, la metà rispetto all’ice cream. Per non parlare della freschezza del prodotto artigianale che è al 100% naturale e quindi sano. Il gelato con il metodo italiano talvolta vanta ben il 65% di grassi in meno rispetto ad alcune categorie di ice cream americano che rientrano nei prodotti premium (anche a livello di costo).
Altro valore aggiunto per il gelato italiano è la sua lunga tradizione. In America sono ancora tanti i brand di successo che fanno leva sulla fiducia del consumatore verso la storia e la presenza del brand sul mercato; sulla qualità e il gusto dell’arte gelatiera tramandata di generazione in generazione. Essendo l’americano un popolo giovane, la storia di un prodotto che persiste nel tempo, legato al valore dell’uomo, del lavoro e del successo ha un grande impatto.
Elenchiamo alcuni tipologie di gelato che rivolgendosi ad altri segmenti di mercato hanno riscosso grande successo in America.
Per non parlare della tendenza "instagrammabile", ovvero dell’importanza della cura dell’estetica della gelateria in relazione ai social, in questo caso Instagram. Secondo il New York Time, il gelato è il soggetto ideale per i momenti instagrammabili alla ricerca della viralità. Basta controllare alcuni hashtag tra i più noti:
A dominare la scena delle gelaterie su Instagram in America, ancora una volta, l’estetica e la fantasia asiatiche. Da non sottovalutare l’utilizzo di nomi di gelato originali e gusti inconsueti (sesamo nero, matcha, pasta di fagioli rossi, gusti floreali, speziati, ecc) per stuzzicare i clienti e cercare la viralità della rete.
Un'altra tendenze riguarda i cambiamenti delle abitudini alimentari degli americani rispetto al gelato è che il suo consumo non si limita all’estate ma viene acquistato durante tutto l’anno: gli analisti di settore la definiscono ormai una “referenza” anti-ciclica, buona per ogni stagione: la vendita di gelato in America continua tutto l'anno...
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