Come reagiscono le imprese italiane ai dazi del mercato USA?

L'elasticità della domanda e il valore aggiunto del Made in Italy potrebbero mitigare l'impatto dei dazi americani (se ci fossero)

Lucio Miranda intervistato da Stefano Barisoni durante la trasmissione televisiva Focus Economia di Radio24  il 27 febbraio 2025

Lucio Miranda intervistato su export italiano dopo dazi USA

Stefano Barisoni
Lucio Miranda, Presidente di Export USA, lei come lavoro aiuta le aziende italiane a esportare negli Stati Uniti. Lei ha capito intanto su cosa saranno questi dazi del 25%?

Lucio Miranda
I dati per quanto riguarda Cina, Messico e Canada è molto chiaro, 25%, più 10 già applicato, più 10 da applicare sulla Cina. Quindi questo è chiaro.
Quello che non è chiaro sono le date, perché prima si parlava del 2 aprile, adesso c'è stato un twitter notturno che dice il 4 marzo, quindi anche lì non è chiaro.
Invece per quanto riguarda l'Europa non è chiaro né il cosa, né il come, né il quando, perché è stata quasi una cosa di dettaglio buttata lì durante una conferenza stampa dicendo applicheremo i dazi sull'Europa, su molte cose e quant'altro..

Stefano Barisoni
Allora, ho due domande per lei.
La prima: c'è chi dice: ma guardate che i dazi potrebbero avere meno effetto del previsto perché se tu li metti su un farmaco che produciamo in Italia (10 miliardi l'export l'anno scorso della farmaceutica negli Stati Uniti) beh se io di quel farmaco ho bisogno magari non è col dazio che non lo compro. Oppure, se andiamo su tutta la parte di agrifood alimentare italiana, è di fascia medio alta, quindi magari un costo un po' più alto non ha effetto se tu vuoi prendere un prodotto originale italiano già sei disponibile a pagare di più, che cosa ne pensa Miranda?

Lucio Miranda
Sono totalmente d'accordo nel discorso di elasticità della domanda al prezzo, quello che l'Italia fa, da sempre l'Italia non è mai stato un paese che poteva competere sul prezzo, noi competiamo sul valore aggiunto, sulla qualità e sulle caratteristiche tecniche e quindi mi riferisco a tutta la parte dei macchinari. Se tu compri un macchinario che ti costa +10% perché sono arrivati i dazi, però ti permette un risparmio di costi, di manutenzione e di riparazioni e un aumento della produttività del 50%, ho capito che il prezzo è andato su del 10%, però tu comunque sei ancora avanti del 40% e quindi va bene così e i nostri macchinari, le nostre tecnologie sono così. Sul parmigiano non furono mai messi applicati, perché i dazi che furono messi il 18 ottobre 2019, sì sono andati in vigore, ma in realtà poi è arrivato il Covid a sparigliare tutto quanto.. ad ogni modo, quando misero i dazi il prezzo sul mercato del Parmigiano da 40 dollari, andò a 45 dollari al kg, se a me piace il parmigiano mi compro il parmigiano, sì sicuramente un po' sarà calato, ma non è stata una cosa da fallimento. E poi c'è anche da dire che se i dazi vengono messi su tutta l'Europa, la Cina a maggior ragione, la Corea e il Giappone, non è che siamo noi svantaggiati rispetto ad altri paesi, è una situazione comune per tutti. Va valutato quanto è elastica la domanda del prezzo, ma per come è fatto il sistema produttivo italiano, per quello che esportiamo noi, dovremmo essere un pochino più al riparo.

Stefano Barisoni
Secondo lei è pensabile, visto l'importanza che hanno gli Stati Uniti come mercato di sbocco, sono il secondo mercato, il primo extraeuropeo, è pensabile reindirizzare parte di questo export? Perché io temo che se poi piace il vino italiano, il Parmigiano oppure la componentistica, la farmaceutica, non è che tu possa convincere i brasiliani o gli indiani a bersi quel vino o a comprarsi quei farmaci.

Lucio Miranda
Se ho capito bene la domanda è se si riesce a reindirizzare l'export verso un altro mercato?
Certo questo è sempre possibile, però reindirizzare l'export prende tempo, è un'operazione che va pianificata.

Stefano Barisoni
Lei ha notato nei suoi clienti se sono aumentate le esportazioni in questi mesi in attesa dei dazi, hanno fatto magazzino in America?

Lucio Miranda
Ma certamente, ma molto anche, stiamo parlando dei prodotti di consumo ovviamente, Infatti i dazi del 2024, adesso sono disponibili i dati dell'ultimo trimestre, se andiamo a guardarli vediamo un aumento dell'export che fa sorridere tutti, però in realtà è quello che chiamano in termini tecnico il front loading, cioè l'importatore importa in previsione di un aumento dei dazi, quindi faccio scorta adesso.

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