Chi ha vinto il dibattito Trump/Harris? L’endorsment di Taylor Swift e la reazione del mercato aiutano a capire come sia andata.
Lucio Miranda intervistato da Stefano Barisoni durante la trasmissione televisiva Focus Economia di Radio24 l'11 settembre 2024
[→ clicca qui per vedere l'intervista sul canale YouTube]
Sul palco del National Constitution Center di Philadelphia, Kamala Harris e Donald Trump si sono sfidati nel secondo dibattito di questa campagna elettorale, il primo dopo il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca del presidente Joe Biden. Il dibattito, della durata di oltre 90', ha abbracciato i temi cruciali di questa campagna elettorale, come aborto, immigrazione, politica estera e politica economica. Capiamo quali possono essere gli scenari futuri circa l'economia e la situazione che affronterà l'export italiano negli Stati Uniti con Lucio Miranda, Presidente e fondatore di ExportUSA.
Stefano Barisoni
Commentiamo il dibattito di ieri notte. E' arrivato il dato sull'inflazione dall'America: rallenta l'inflazione al 2,5% nel mese di agosto, il reddito medio degli americani sale per la prima volta dopo 4 anni. A me è sembrato che abbia pesato molto di più lo scontro sull'aborto, immigrazione, e altri temi piuttosto che la politica economica. Ma giro la domanda a Lucio Miranda presidente di Exportusa. Io ho notato questo: Harris ha detto "Trump vuole tagliare le tasse ai miliardari", "Trump ci vuole vendere alla Cina", Trump ha risposto "Ho creato una delle economie più forti e lo rifarò", ha ricordato la sua politica dei dazi contro la Cina, ha definito la Harris "una marxista che ha distrutto il paese", però l'unico scontro concreto lo hanno avuto sul fracking (la tecnica di estrazione di petrolio dalle rocce), Trump ha accusato la Harris di volerlo vietare (tema molto delicato in Pennsylvania, stato il bilico) e la Harris ha risposto "non ho intenzione di vietarlo ma voglio anche affidarmi anche ad altre fonti, non ho intenzione di bloccarlo anche perchè non possiamo fare eccessivo affidamento sul petrolio straniero". E' una mia impressione o sul resto hanno volato molto, come si dice, "a volo d'uccello"?
Lucio Miranda
E' andata veramente così, il dibattito si è consumato su una serie di questioni che non sono economiche ma che coinvolgono emotivamente tanta parte dell'elettorato.
Stefano Barisoni
Mi rendo conto che i candidati preferiscano le questioni che toccano la pancia degli elettori però io ricordo che la campagna nella quale Clinton sconfisse Bush (padre) lo slogan era "It is the economy, stupid!" ("Alla fine è l’economia che conta") mentre qui l'economia è scomparsa dal dibattito.
Lucio Miranda
E' vero però era un'altra era, l'America non è assolutamente più così. Bush faceva parte del Partito Repubblicano che non esiste più, quello di oggi non è per nulla il Partito Repubblicano di allora. La polarizzazione degli argomenti e dell'elettorato comporta che alla fine il dibattito dove i due contendenti per diventare il presidente del paese più potente del mondo, conduca a parlare del fatto che in Ohio gli immigrati haitiani mangino i gatti, secondo me è assurdo ma purtroppo siamo a questo punto.
Stefano Barisoni
Può anche essere che i dati siano un po' in chiaroscuro, cioè abbiamo degli ottimi dati sull'occupazione, l'inflazione sta andando su livelli normali, la Fed taglierà i tassi, ma sull'altro fronte abbiamo un'inflazione non solo percepita ma anche reale, che ha ridotto il potere d'acquisto, e comunque la "vibecession" (recessione percepita) pesa perché se ti senti più povero anche se i dati aggregati dicono tutt'altro tu ti comporti in quel modo, e poi abbiamo un potere d'acquisto che sì, il reddito medio degli americani è cresciuto per la prima volta da 4 anni (+4% nel 2023) ma è ancora sotto i livelli del 2019. Può essere quindi che i temi oltre che a scaldare meno gli animi siano anche più ambigui, cioè l'economia americana va bene ma non benissimo, altrimenti mi chiedo perché la Harris non abbia rivendicato alcuni risultati della sua amministrazione.
Secondo lei come è andato il dibattito?
Lucio Miranda
Se questo fosse stato un incontro di boxe, allora posso dire di non avere visto il KO. Forse siamo andati ai punti (chi ha vinto dipende da chi giudica) ma il KO non c'è stato.
L'obiettivo di Kamala Harris era di farsi conoscere perchè non tutti ancora la conoscono, mentre l'obiettivo di Trump era quello di diminuire la figura di Kamala Harris.
Ci sono però due aspetti che vorrei citare e che non ho sentito trattare nei commenti post dibattito.
Il primo è che a seguire, appena si è concluso il dibattito, Taylor Swift ha fatto l'endorsment di Kamala Harris. Uscendo dall'aspetto emotivo della vicenda e facendo due conti, Taylor Swift ha 283 milioni di follower dei quali 180 milioni sono americani adulti e, di questi, 36 si definiscono "die-hard fan", cioè che la adorano, la seguono in modo importante. Se applichiamo a questi 36 milioni di "devoti" di Taylor Swift le percentuali normali relative all'elettorato americano scopriamo che 460mila elettori americani potrebbero essere suscettibili di venire influenzati dall'endorsement di Taylor Swift (che si dichiarano "indipendenti" - quindi nè democratici nè repubblicani e che scelgono di volta in volta l'uno o l'altro).
Il secondo punto è che molti si domandano come sia andata veramente. E su questo noi abbiamo una "hard fact", un fatto concreto, che ci informa su come il mercato l'ha vista: questa mattina all'apertura in borsa la Trump Media & Technology Group, ha fatto un gap di 1 dollaro e mezzo ed è scesa da 20 a 15 e mezzo ed è ancora lì e questa la dice lunga su come il mercato ha giudicato il dibattito.