Esportazioni Italia - Stati Uniti: prospettive positive per l'industria metallurgica/siderurgica ed il settore meccanico

Aggiornamento del 12 ottobre 2023

Secondo i dati dell'Ufficio studi di Anima Confindustria, l'export del settore meccanica italiana negli Stati Uniti ha raggiunto i 4 miliardi di euro nel 2022, con un aumento del 27,5% rispetto al 2021. Questo risultato ha permesso agli Stati Uniti di tornare a essere il primo mercato di destinazione della meccanica italiana, superando la Germania.

Le principali categorie merceologiche esportate negli Stati Uniti d'America:

I principali Stati di destinazione sono:

Gli Stati Uniti: un mercato dove continuare a crescere

Vi sono alcuni mercati dove, anche per una molteplicità di specifici fattori, il nostro export mostrerà una dinamica particolarmente vivace.
Tra i paesi avanzati, gli Stati Uniti daranno ulteriore spinta alla transizione energetica –
grazie all’approvazione dell’Inflation Reduction Act – da cui potranno derivare opportunità per le imprese italiane operanti nei settori della meccanica strumentale, grazie alla cosiddetta "svolta green".

Le prospettive per il 2023 sono positive, con un possibile aumento dell'export del settore meccanica italiana negli Stati Uniti di circa il 10%.

Secondo i dati dell'Ufficio studi di Anima Confindustria, nel primo semestre 2023 le esportazioni di meccanica italiana verso gli Stati Uniti hanno raggiunto i 1,93 miliardi di euro, con un aumento del +40% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Aggiornamento del 10 marzo 2019

Le esportazioni di prodotti siderurgici dall’Italia verso gli Stati Uniti sono in aumento e le prospettive di mercato sempre più favorevoli

L'export italiano in America può crescere ancora, purché le imprese sappiano adottare strategie mirate al mercato americano

La cifra che rappresenta il complessivo Il valore complessivo delle esportazioni di prodotti della siderurgia dall’Italia verso gli Stati Uniti è di 635 milioni di euro secondo quanto calcolato da Federacciai in relazione al solo 2017. Lo scorso anno le aziende italiane del settore hanno infatti esportato in America qualcosa come 505 mila tonnellate di merci, semilavorati inclusi, equivalenti al 10% dell’export europeo (5 miliardi di tonnellate circa) nella categoria.

[Questo articolo è tratto da un'intervista a ExportUSA pubblicata su Meccanica News]

A valore invece, lo share italiano è dell’11.5%. Quanto detto sopra vale tuttavia solamente per le produzioni in acciaio e alluminio. Perché se si guarda ai dati di ICE, basati su fonti Istat e riprese fra gli altri da rainews.it, nel periodo compreso fra gennaio e novembre 2017, si nota come le vendite di prodotti della metallurgia siano valse un miliardo di euro.

L’incremento delle esportazioni, rispetto al 2016 è stato del 19,4%; mentre le importazioni (+123%) hanno generato un volume d’affari da 725 milioni di euro, per un saldo positivo pari a 342 milioni e 695 mila euro.

La rilevazione ha analizzato le esportazioni delle classi merceologiche in dettaglio evidenziando che i prodotti della siderurgia propriamente detti, hanno espresso un export totale di quasi 296 milioni di euro. Tubi, condotti, profilati, cavi e accessori, sono arrivati a quota 286 milioni e 914 mila; il restante deriva invece dall'export di prodotti della prima trasformazione dell’acciaio [approssimativamente 197 milioni]

Si sono moltiplicate nel corso del tempo le voci allarmate (o allarmistiche) legate alla possibile introduzione dei dazi sulle importazioni negli Stati Uniti. Secondo noi di ExportUSA gli imprenditori italiani - e dell’intera Europa - non hanno ad oggi alcuna ragione di farsi prendere dal panico. Anzi, ora più che mai, è tempo di pensare a come consolidare la presenza in USA perché l’economia dell’epoca Trump non è fatta di solo protezionismo.

Il mercato americano della siderurgia ed i beni industriali in genere

In America si sta configurando uno scenario favorevole per le esportazioni italiane. ExportUSA ha iniziato a operare in America già nella seconda metà degli anni Novanta, curando progetti e strategie di e-business e di posizionamento sui motori di ricerca nel segmento dei beni industriali e di consumo. 

ExportUsa New York Corp. opera soprattutto a favore delle piccole e medie imprese italiane

L’offerta di ExportUsa - con i suoi 21 addetti full time e una rete di collaboratori nei 50 Stati; sedi a New York, Rimini, in Ohio e a Bruxelles, è fatta di supporto a vari livelli e sono quasi 170 le imprese italiane rappresentate e domiciliate presso l'ufficio di New. Per i beni industriali italiani gli Stati Uniti sono attualmente un mercato molto promettente. Per vari motivi.

Il Reshoring della produzione in America

La produzione di svariati settori industriali sta ritornando negli Stati Uniti. Il primo è che da tempo l'America è interessata dal fenomeno del cosiddetto re-shoring e quindi dal ritorno negli USA di produzioni in precedenza delocalizzate. Questo richiede di far ripartire le produzioni e di ricostituire la base industriale in molti settori: servirà importare impiantistica industriale, macchine, componentistica, servizi. Interlocutrici privilegiate in questa ricerca di risorse, sono nazioni dalla tradizione manifatturiera forte e ad elevato valore aggiunto. La Cina è perciò giocoforza tagliata fuori e a competere restano Germania, Corea del Sud, Giappone e, senz’altro, l’Italia.

Il rilancio delle infrastrutture in America elemento chiave per le esportazioni dall'Italia: Un piano di rinnovo delle infrastrutture americane da 1000 miliardi di dollari in 10 anni

L’amministrazione USA ha varato un piano per il rinnovamento delle infrastrutture nazionali. Il valore degli investimenti è attorno al trilione di dollari. Parte dell'investimento sarà finanziato attraverso la tassazione degli utili detenuti all'estero dalle società multinazionali americane in virtù delle norme contenute nella riforma fiscale americana varata dall'Amministrazione Trump. Nel 2018 l'ulteriore gettito fiscale americano è stato di 460 miliardi di dollari. Per i prossimi dieci-quindici anni, ha calcolato ExportUSA, è facile ipotizzare una marcata ascesa della domanda, e delle esportazioni italiane verso gli USA, di beni industriali, macchinari, servizi, impiantistica industriale.
 

Continua la crescita dell'economia americana

Il quadro economico favorevole dell'economia americana favorisce le esportazioni italiane. I dati dell'economia americana sono estremamente incoraggianti: la disoccupazione è al 3,9%; l’inflazione al 2% e il PIL è cresciuto del 2.9% nel 2018. Poiché il PIL americano è di oltre 19 trilioni di dollari, una crescita del PIL del 2.9% si traduce in oltre 500 miliardi di euro. Quali quanto l'intero PIL annuo di un paese come il Belgio.

Un clima economico favorevole è condizione agevolante ma non sufficiente per le esportazioni. Siderurgia e beni industriali italiani hanno tutte le carte in regola per aumentare le esportazioni in America rispetto a quelle di paesi come Giappone, Corea, e Germania. L'export italiano nel settore dei beni industriali è ancora è sottorappresentato.

Serve convinzione da parte dei nostri imprenditori. Bisogna crederci mettendo in atto piani strategici precisi, che devono prendere il via dalla conoscenza del dove ci si stia muovendo.

Localizzazione, settori di sbocco, Industria 4.0 e la questione dei dazi americani

Per avere successo in America serve pianificazione e determinazione

Per i beni industriali ed i prodotti siderurgici l'area più di interesse in America è la fascia che circonda i Grandi Laghi, regioni come Ohio, Michigan, Illinois e a scendere il Texas e gli stati del sud come Alabama, Georgia, Tennessee, senza scordare poi California e Florida.

Tenendo presente che là dove prodotti e processi richiesti sono ad alto valore aggiunto, estranei alle logiche del basso prezzo, allora l’eccellenza italiana conquista.

Quanto ai settori industriali di riferimento, spiccano le lavorazioni per oil & gas, l’automotive e la lavorazione dei metalli a caldo e a freddo, oltre alle forniture per l’edilizia dove la domanda è già ripartita.

Non solo. Industria 4.0 è stata un ottima iniziativa del Governo Italiano. Il significato di Industria 4.0 va ben al di là del puro fattore tecnico e sta facendo nascere un nuovo modello di business per le aziende dei settori industriali. Manutenzione preventiva da remoto e aggiornamenti del software di controllo creano le condizioni per creare contratti di lungo periodo dove il servizio forse rende più della vendita in sè e che fidelizzano il cliente.

Per quanto riguarda i dazi all'importazione americani, il dialogo fra Trump e Juncker è sfociato nel congelamento delle misure previste per l’acciaio, l’alluminio e i beni strumentali europei, in cambio di una crescita degli acquisti di soia e gas naturale dagli Stati Uniti.

Se si osserva la situazione in maniera distaccata e razionale, si nota che nulla è cambiato. Al contrario, crearsi una visibilità in America adesso, vuol dire avere poi una testa di ponte con cui potersi affacciarsi agli altri Paesi di area Nafta, e non solo a quelli.

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