Negli ultimi anni, si è assistito a un grande aumeno nella produzione di vino in Grecia. Il settore della viticoltura si è molto sviluppato e oltre ad aver esteso l’area geografica dedicata all’impianto di vigneti, sono stati introdotti sistemi di vinificazione più moderni. Persino la varietà di vitigni coltivata è aumentata e oggi la Grecia è in grado di produrre e esportare vini verso gli Stati Uniti e il resto del mondo che prima non poteva. Di grande importanza è l’export di tipologie di vino derivanti da uve a bacca rossa.
Grazie ai venti costieri e al terreno vulcanico, la Grecia sta riuscendo a produrre vini dai sapori molto diversi, i quali stanno iniziando ad essere apprezzati e venduti a livello mondiale. L’aumento dell’export di vino dalla Grecia agli Stati Uniti potrebbe essere una grande opportunità per risollevare la situazione economica del paese che sta vivendo un momento di grande difficoltà.
In particolare, l'uva rossa più comunemente coltivata è l’Agiorgitiko, che porta alla produzione di un vino delicato e di facile bevuta. Il Limnio indica invece un blend di diversi vitigni ed è caratterizzato da un’importante nota erbacea. La produzione di vino nella Grecia settentrionale si concentra invece sull’uva Xinomavro, che presenta forti componenti di sapidità e freschezza.
Per quanto riguarda le uve bianche, dal Assyrtiko si ottiene un vino prevalentemente secco, dal Moschofilero un vino di corpo leggero, mentre dall’uva Roditis derivano vini più strutturati.
La produzione di vino in Grecia vanta anche il contributo di alcuni vitigni francesi quali Grenache, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Vi è quindi la possibilità che la Grecia possa emergere come uno dei principali produttori di vino a livello globale e in particolare aumentare le vendite ottenute tramite l’export di vino verso gli Stati Uniti, influenzando notevolmente gli equilibri di mercato attualmente esistenti.
La portabilità, la praticità e la facilità di consumo diventano essenziali nelle scelte d’acquisto anche per il vino in America, trend che va di pari passo con il nuovo approccio dei Millennials al vino
