21 Marzo 2024
Le Specialità Alimentari italiane nel mercato americano
Superando la Francia, gli Stati Uniti sono diventati il secondo mercato di sbocco per esportare prodotti alimentari italiani subito dopo la Germania
Cosa mangeranno gli americani quest’anno e quali saranno i cibi più fotografati tra i post di Instagram? Il team di ExportUSA è sempre in prima linea quando si tratta di rintracciare le nuove tendenze di mercato negli Stati Uniti, soprattutto quando si parla di cibo e ristorazione
Si pensi all’Asia, all’Oceania e alla costa ovest del Nord e Sud America. Prodotti provenienti e ispirati da questi paesi stanno popolando supermercati e ristoranti, in risposta alla continua ricerca del consumatore di sapori nuovi ed esotici. Ingredienti come il longganisa (tipica salsiccia filippina), gamberi essiccati, crema di seppia e gamberetti si possono già trovare nei menu dei ristoranti, mentre frutti tropicali come il guava, il dragon fruit e il frutto della passione si fanno strada tra frullati colorati e cocktails. Il jackfruit è invece una popolare alternativa alla carne già largamente utilizzata, mentre un estratto del monk fruit, un frutto dolcissimo anche conosciuto con il nome di luo han guo , è utilizzato come dolcificante in sostituzione agli zuccheri aggiunti.
Già nel 2017 i probiotici avevano avuto il loro momento di celebrità con cibi fermentati come il kimchi e prodotti sottaceto.Quest’anno possiamo invece aspettarci di vedere prodotti innovativi contenenti probiotici: i brand focalizzati sul benessere stanno infatti arricchendo i loro prodotti alimentari con probiotici funzionali. Sugli scaffali americani troveremo granola, avena, burro vegetale, zuppe e barrette proteiche, tutti prodotti a lunga conservazione contenenti probiotici funzionali.
I grassi sono tornati di moda, e le diete più in voga appoggiano questo trend ritrovato. Grazie alla crescente popolarità delle diete keto, paleo, grain-free e “pegan” (paleo + vegan) e a un cambiamento nel comportamento del consumatore, i grassi “buoni” sono diventati protagonisti in cibi creativi e convenienti. Insieme ai grassi, i cibi ricchi di proteine e poveri di carboidrati continuano a suscitare l’interesse dei consumatori più attenti.
Mentre la CBD può essere trovata in crème e olii, gli estratti di canapa si fanno strada nell’industria del F&B tra caffé, cocktails, olio d’oliva e desserts.
I sostituitivi della carne a base vegetale continueranno a sorprendere e ispirare grazie alla popolarità di stili alimentari come il veganesimo. Funghi come il king trumpet giocano un ruolo fondamentale, adeguando il loro sapore e consistenza a snack gusto “bacon” e “bbq”, dando loro una consistenza più croccante.
Il burro di arachidi rimane un classico e altri burri di noci come quello di mandorle e anacardi sono già presenti da anni negli Stati Uniti. Quest’anno gli scaffali statunitensi accoglieranno anche burro di semi di girasole e tahini. Oltre a questi vedremo anche burro di semi di zucca e di anguria, che potrebbero rappresentare un’alternativa per chi è allergico alla frutta secca.
Per anni l’acqua di cocco è stata pubblicizzata con successo come un miracolo dell’idratazione, cura alla sbornia e come alternativa più saporita dell’acqua. Nel 2019 non sarà però l’unica acqua sul mercato, ma verrà accompagnata da acqua d’acero (che contiene circa la metà degli zuccheri rispetto a quella di cocco) e acqua di cactus, famosa per le sue proprietà benefiche sulla pelle.
Con i nuovi requisiti della FDA che obbligano le aziende a dichiarare gli zuccheri aggiunti separatamente dal contenuto di zucchero complessivo, si prevede la comparsa di prodotti privi di zuccheri aggiunti. La Food and Drug Administration vuole che le aziende produttrici distinguano tra zuccheri aggiunti e zuccheri naturali, mentre i consumatori stanno diventando sempre più consci di questa differenza.
I consumatori sono sempre più alla ricerca di dolci e desserts non banali o obsoleti, e molti brand americani hanno dato un’aria di novità ai loro prodotti e gelati grazie all’utilizzo di avocado, hummus, tahini e acqua di cocco.
Gli snack all’alga marina sono diventati popolari qualche anno fa ed ora molti altri snack simili stanno prendendo il loro spazio sugli scaffali, come il burro d’alga e spaghetti, patatine e sostituiti vegetali del tonno.
Ci aspettiamo di vedere un incremento nei packaging prodotti con materiali riciclati e multi-uso, fatti di cera d’api, canvas cerata o silicone in alternativa ai contenitori in plastica.
Molte di queste previsioni suggeriscono un trend generale focalizzato sul mangiare sano e sull’acquistare prodotti poco processati. Con il crescente interesse verso la cosiddetta “etichettatura trasparente”, i consumatori degli Stati Uniti hanno adottato uno stile alimentare più sano, abbracciando prodotti poco o non processati per andare incontro al loro fabbisogno nutrizionale. Ciò significa che ci si sta allontanando da prodotti incredibilmente “rinforzati”, rimpiazzandoli con opzioni ricche di nutrienti.
Superando la Francia, gli Stati Uniti sono diventati il secondo mercato di sbocco per esportare prodotti alimentari italiani subito dopo la Germania
