15 Marzo 2021
Il formaggio sul mercato americano
L'esportazione di formaggio negli Stati Uniti è soggetta all'ottenimento di permessi di importazione
Il formaggio in Francia è una colonna portante della dieta quotidiana: lo si consuma a partire dalla colazione fino all’ultimo pasto serale, in cui il formaggio spesso conclude il pasto, utilizzato sia come dessert, sia come secondo piatto; così come è impensabile non trovarlo sul menù di qualsiasi ristorante o brasserie.
In un paese in cui il "senso del formaggio" è così radicato non si può parlare solo di grandi industrie perché quella francese è una realtà produttiva ben più vasta: sono centinaia i piccoli produttori di formaggio presenti sul territorio, dove ogni regione vanta i propri formaggi, attraverso una miriade di qualità diverse.
In Francia sono 45 i formaggi che hanno ottenuto la denominazione di origine europea, anzi 50, se aggiungiamo 3 tipologie di burro e 2 di panna, ma parallelamente a queste eccellenze, nell’universo dei formaggi francesi trovano spazio oltre un migliaio di varietà.
La categoria dei formaggi è dunque suddivisibile in due macro-gruppi:
Come ovviare a questo problema per ampliare il processo di internazionalizzazione del prodotto iconico della Francia, e dare la possibilità a tutte le aziende, anche le più piccole, di far conoscere i propri formaggi in America? Rafforzando l'immagine e la rilevanza commerciale dell’industria del formaggio francese rispetto a tutti i concorrenti degli altri paesi produttori [Italia in testa]?
Una soluzione inedita, nonché un inno al patriottismo, che inaugura una nuova era, quella dell’alleanza tra i players delle diverse industrie casearie francesi (per capacità produttiva e tipologia di prodotto). I produttori di formaggio francesi, infatti, hanno messo da parte le antiche rivalità commerciali e si sono uniti per creare un progetto a lungo termine, che vede la cultura francese in primis protagonista, attraverso una grande opera educativa, nata per diffondere in America la più antica tradizione gastronomica d’oltralpe: il gran carrello dei formaggi.
E di far conoscere la cultura culinaria che vi ruota intorno, al fine di supportare nella maniera più democratica tutte le aziende che vogliono esportare le proprie specialità alimentari negli USA, sopperendo, grazie ai fondi europei, alle scarse risorse per sostenere marketing e promozione. Una grande operazione promozionale che segue il cliente estero a 360 gradi, a partire da una vetrina espositiva fisica a New York, fino ad arrivare al supporto digitale, in grado di guidare il consumatore nella scelta di formaggi che incontrino i suoi gusti, o nella scoperta di qualità a lui ancora sconosciute.
L’ambizioso obiettivo del French Cheese Board è quello di introdurre a poco a poco il formaggio francese nelle abitudini alimentari dei consumatori americani. La mission dell'associazione no profit, in fondo, trae la sua fonte d’ispirazione da uno dei concetti più antichi della saggezza popolare: “l’unione fa la forza”. Il prestigioso concept-store, ambasciata delle eccellenze del formaggio francese rappresenta sia i grandi marchi (con il marchio PDO: Protected Designation of Origin); sia le aziende locali francesi, desiderose di affacciarsi per la prima volta sul mercato americano, e di confrontarsi con i gusti di nuovi consumatori, spesso neofiti rispetto all’incredibile varietà di formaggi prodotti in patria.
L’amore antico degli americani per il formaggio e la domanda in costante crescita hanno determinato un incremento delle vendite di formaggio in America e soprattutto delle varietà disponibili sul mercato. Negli ultimi anni il posizionamento del formaggio in America ha evidenziato uno scenario mutevole e alle diverse modalità di consumo si è aggiunta anche quella nuova di spuntino naturale e ricco di proteine, in alternativa ai cibi elaborati presenti negli scaffali dei supermercati.
Anche se il mercato del formaggio, negli Stati Uniti, rimane dominato da grandi produttori, la crescente domanda di formaggi nuovi e artigianali ha permesso a produttori minori di rivendicare il proprio spazio nelle tavole degli americani. Mercati che fino a ieri erano considerati di nicchia, oggi hanno perso la caratteristica originaria e spiegano una parte rilevante della crescita dei consumi.
Le tendenze del mercato americano offrono grandi opportunità per chi produce e/o vende i formaggi artigianali e naturali, venduti singolarmente o confezionati insieme ad altri prodotti alimentari come pizze e snack, grazie anche al grande impatto che le abitudini alimentari dei Millennials stanno avendo sulla vendita di specialità alimentari in America: il mercato del formaggio beneficia, infatti, della popolarità dello stile di vita culinario dei foodies che trionfa sul web.
New York, in particolare, può essere considerata a tutti gli effetti una meta di riferimento per i cultori del formaggio. In una metropoli dall’anima così eclettica, infatti, è facile trovare locali che si specializzano sull’offerta casearia, ampia e per tutte le occasioni: dalla boutique che propone formaggi gourmet con tanto di degustazione, alle botteghe di formaggi artigianali locali o importati direttamente dal paese d’origine.
Il flag store del French Cheese Board si trova al 140 di Spring Street, nel cuore di Soho, una delle vie più trafficate di New York. È l’unico negozio al mondo specializzato interamente in formaggi francesi d’importazione ed è l’unica meta gourmet in pianta stabile, poiché in altre famose città i French Cheese Board hanno vita più breve. Negli Stati Uniti in generale (da Miami, a Los Angeles, a San Francisco, ecc.), ma anche in altri Paesi come il Giappone, il Brasile o la Colombia, le boutique del formaggio sono concepite per essere negozi temporanei itineranti.
La destinazione esclusiva offre sapori, forme e colori per tutti i gusti, con una selezione di oltre 1200 varietà di formaggi francesi. Non solo concept store, ma anche creative hub: un laboratorio di idee e una piattaforma per conversazioni e dibattiti, attraverso presentazioni interattive che mostrano come concedersi il formaggio e ampliare le proprie conoscenze, attraverso display giocosi e interattivi o semplicemente tramite lezioni-degustazione per conoscerne le più disparate qualità o i vari abbinamento ai vini e, perché no, alle birre, rigorosamente francesi anche loro.
Un’esperienza totalizzante dove tutto è un richiamo alla Francia, incluso l’arredamento. Lo spazio è stato progettato dai famosi designer francesi Ich & Kar, che ne hanno curato gli interni, gli elementi decorativi e i pannelli con infografiche contemporanee a spiegazione dei processi di lavorazione dei vari formaggi francesi. Tutto è stato studiato nel minimo dettaglio, anche le riviste informative, così raffinate da esser motivo di ornamento in bellavista alla prima festa a casa con buffet a base di vino e formaggio.
In questa galleria d’arte di formaggi e spazio per eventi, il frigo per l’esposizione dei formaggi è di dimensioni esigue, e anche questa scelta non è lasciata al caso. Dare visibilità a prodotti nuovi sul mercato degli Stati Uniti, significa anche non metterli in concorrenza con altre mille alternative.
Nel caso, invece, si desideri un formaggio specifico è possibile richiederlo telefonicamente per poi ritirarlo in negozio, perché il servizio delivery non è disponibile.
L’obiettivo principale del French Cheese Board rimane infatti “far scuola” sull’antica arte del formaggio francese, integrando le lezioni teoriche con sperimentazioni gustative, in grado di coinvolgere non solo i clienti, ma anche cuochi, artisti, blogger, buongustai e produttori di formaggio, in modo da esplorarne nuovi orizzonti di consumo.
Per seguire l’aspetto informativo/ educativo, inoltre, il French Cheese Board si avvale del supporto di altri enti istituzionali francesi, a tutela del patrimonio gastronomico nazionale, come ad esempio il sito di Fromage de France: il portale del CNIEL. Il CNIEL è l'organizzazione francese interprofessionale per l'industria: un'organizzazione riconosciuta dalle autorità pubbliche francesi ed europee che riunisce i players del settore lattiero-caseario francese (produttori di latte, cooperative e società private).
Il CNIEL si occupa della promozione dello sviluppo economico del settore, oltre che di facilitare i rapporti tra produttori e trasformatori, e promuovere tutti i prodotti lattiero-caseari. Il sito di Fromage de France (http://www.fromages-france.com/en/) attraverso una panoramica dettagliata su tutte le varietà dei formaggi francese si presenta ai clienti americani come un vero e proprio vademecum del formaggio, e permette di esplorare il mondo caseario in toto.
Dalla storia, al processo di produzione, alle caratteristiche, e ancora come sceglierlo, abbinarlo o allestire un cheese board, (il famoso piatto di formaggi), oppure in quali ricette impiegare uno specifico formaggio (ricette familiari ai gusti americani, ovviamente). E ia finire la lista dei valori nutrizionali, a riconfermare il formaggio come una miniera d’oro per il benessere, per rassicurare anche la generazione dei Millenial.
Non è tutto, il French Cheese Board ha anche creato un’applicazione: Cheeses of Europe. I formaggi possono essere selezionati tramite filtro per classificazione (morbidi, semiduri, duri e gorgonzola: blue cheese); per sapore (leggero, medio, forte, molto intenso); oppure per latte vaccino, di capra o pecora. Immediatamente al di sotto di queste opzioni di ricerca si trovano anche le 5 stelline per la recensione dell’utente, (è risaputo che il popolo americano diffida di qualsiasi forma di vita online che non offra il servizio delle review).
Selezionando nell'app un formaggio a caso, il brie ad esempio, si nota subito uno storytelling sintetico, ma d’effetto: dall’audio per la perfetta pronuncia in francese, alla bandierina rossa (che contrassegna solo alcuni formaggi nella panoramica visiva generale), per raccontare un “Secret de fromage”, con tanto di hashtag numerato per ogni “segreto” svelato. Il brie è l’#83: incoronato come “il Re dei formaggi” nel 1915, ma anche noto nei circoli francesi meno regali come “il boss della baguette”.
Oltre alla segnalazione dei retailer online, inoltre, degno di nota anche lo “Store locator”, con il geotag su Google map dei negozi dove è possibile acquistare i formaggi in America. Nella sezione “Events”, invece, molto interessante l’annuncio delle giornate imminenti in cui verranno effettuate le demo dei formaggi all’interno dei negozi in tutti gli Stati Uniti. Gli eventi/ demo sono suddivisi per Stato e attraverso questa disposizione visiva si evince una massiccia attività di promozione dei formaggi francesi in tutta la California, ma anche in Colorado, Maryland, New Jersey, e, naturalmente New York.
“Make it magnifique”, il mantra dell’app, l' hashtag con cui postare le foto tematiche delle degustazioni/ eventi, e la frase d’effetto da pronunciare in trasmissione sul telegiornale di New York (News NY1), che ha dato una copertura mediatica enorme al French Cheese Board, proprio in questi giorni.
Non solo l’orgoglio nazionale francese, ma anche quello del prodotto alimentare di valore, reso attraente al cliente americano: sia all’intenditore appassionato di formaggio francese, sia al curioso in cerca di esperienze gustative inedite. Entrambi all’uscita del negozio, vorranno sicuramente immortalare il momento, con un selfie vicino all’hastag #saycheese stampato in vetrina, e la mini shopper refrigerata di design (gratuita!), in cui il commesso (preparatissimo) ha elegantemente inserito i ghiotti acquisti.
L'esportazione di formaggio negli Stati Uniti è soggetta all'ottenimento di permessi di importazione