Il mercato aspetta Jackson Hole e i messaggi che arriveranno da J. Powell (Federal Reserve) sulla politica monetaria e il taglio dei tassi

Lucio Miranda intervistato durante la trasmissione televisiva Caffè Affari di Class CNBC il 22 agosto 2024

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Di cosa si è parlato nell'intervista:

CLASS CNBC
Che cosa può succedere a Jackson Hole? Powell si trova in una situazione non semplice considerando quelli che sono stati gli ultimi dati macroeconomici diffusi tra dato del lavoro e dato sull'inflazione.

LM
Secondo noi lo scenario più plausibile è un taglio dei tassi di un quarto di punto.  

CLASS CNBC
Il mercato sta aspettando anche gli sviluppi in campagna elettorale nei confronti tra Donald Trump e Kamala Harris, lei che opinione si sta facendo?

LM
Secondo noi Kamala Harris potrebbe avere una chance. Un altro dato, anzi due dati: uno numerico e uno soft. Quello numerico: il rating televisivo della Convention democratica è più alto di quello della Convention repubblicana del 21%, quindi questo di fatto è un indice di gradimento forse di chi vuole seguire questo tipo di cose della politica. L 'altro è invece un elemento un po' soft che però sta venendo fuori in alcune analisi: il fatto che Kamala Harris e la sua scelta di vicepresidente sono persone ottimiste, ridono, sorridono, hanno questa capacità di relazionarsi e si contrasta dall'altra parte con Trump e Vance che sono sempre arrabbiati, non ridono mai, sono sempre aggressivi e sembrerebbe che questo tipo di atteggiamento stia incominciando a stancare alcune parti dell'elettorato.

CLASS CNBC
Tornando sui temi economici, uno dei terreni di scontro principali della sfida tra Trump e Harris, lei che idea si è fatto? Su cosa Kamala potrebbe in qualche modo recuperare su Trump?

LM
Il programma di Kamala Harris che era rimasto un po' dietro le scene fino a poco tempo fa, sta cominciando a prendere forma. Per quello che riguarda il nocciolo duro delle sue politiche, continuerà con quello che ha iniziato Joe Biden. Poi ci sono però altri aspetti della sua politica che vanno a incidere, non so quanto pesantemente, sul deficit federale, questo è un po' il problema di questa campagna elettorale, di queste policy che sia Donald Trump che Kamala Harris vogliono lanciare, perché da una parte abbiamo Kamala Harris con dei programmi sociali che ci incideranno sul budget, sul deficit federale, dall'altra parte abbiamo Trump che vuole ulteriormente tagliare le tasse e anche questo va nei rifletti sul deficit federale, quindi questo sarà un po' il nodo da sciogliere, perché nei prossimi anni voglio capire quanto
sarà facile riuscire a finanziare questo deficit perché sta diventando importante.

CLASS CNBC
Questa è oggi un'apertura di Milano Finanza: "Kamala sgambetta le imprese", la candidata propone
di alzare la corporate tax al 28% e questo tra l'altro potrebbe avere anche delle ripercussioni su alcune società quotate italiane, dice Milano finanza. Potrebbe sulla lunga emergere questo messaggio di Kamala Harris come nemica del mondo corporate?  

LM
Sicuramente se la vogliamo vedere sotto questo aspetto, Trump è visto come più friendly nei confronti del mondo corporate, anche perché oltre al discorso delle tasse - che poi bisogna vedere se riescono a implementarlo perché per farlo servono i voti del Congresso e non sono sicuro che ci siano - Kamala Harris ha anche lanciato dei programmi, ha anche parlato di inflazione generata dalle società, dal mondo corporate che alza i prezzi facendo leva sulla scusa dell'inflazione sostenendo che c'è l'inflazione, le aziende e società alzano i prezzi più del dovuto e i loro profitti aumentano sulle spalle dei consumatori. Anche questa è una mossa che non viene vista come molto corporate friendly da parte di alcuni strati dell'elettorato. Vero è che ci sono grossi comparti dell'economia americana che anche in presenza dell'inflazione hanno o mantenuto o incrementato i loro margini e quindi forse bisogna vederla da tutte e due le parti questa cosa.
Altra mossa che è nell'aria da decenni e non si è mai riusciti a portare a termine è quella della
negoziazione dei prezzi dei farmaci da parte di Medicare. Adesso i primi dieci farmaci sono stati negoziati dall'amministrazione Biden, fra un po' ci sarà una lista di altri 20 farmaci che verranno negoziati. Qui ovviamente il settore pharma ha fatto un'alzata di scudi senza precedenti, però la verità è che i prezzi dei farmaci in America, a seconda del farmaco che sia generico o no, sono due volte e mezzo o tre volte e mezzo più alti degli stessi farmaci in paesi esteri, quindi lì vorrei capire bene come funzionano le cose.

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