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Aprire una società in USA
ExportUSA apre società di diritto statunitense in tutti gli stati dell'America. Possiamo aprire sia LLC che Corporation
Anche gli USA come la maggior parte dei paesi di tutto il mondo riconoscono il fallimento e i danni della proibizione della cannabis. Negli Stati Uniti, dove il settore continua a crescere e sta assumendo i lavoratori degli altri settori che rimangono disoccupati, gli analisti paragonano il settore cannabis a ciò che è stata la manifattura fino agli anni ’90: il grande volano per la creazione di posti di lavoro a tempo pieno per la classe media. Le legalizzazioni attuate in giro per il mondo, infatti, hanno ancora poco a che vedere con la giustizia sociale e i diritti umani, se non con il business che questo mercato legale può portare: miliardi che vengono tolti dalle tasche di criminali per essere restituiti a stati e cittadini. Si stima che il mercato globale della cannabis legale, ovvero il totale delle vendite della cannabis medica e di quella ricreativa, potrebbe raggiungere la cifra eccezionale di 51 miliardi di dollari entro il 2025. A distinguersi per quadri normativi in un'ottica di 'equità sociale', tuttavia, stanno emergendo ora alcuni stati Americani (in particolare New York e Massachusetts) che si prefigurano di aprire la strada ad un modello di giustizia sociale ed etnica nella riforma delle politiche sulla cannabis.
La governatrice di New York, Kathy Hochul, ha annunciato che le prime licenze di cannabis dello stato verranno assegnate a persone con precedenti condanne per marijuana o ai loro parenti, in virtù del fatto di essere state particolarmente colpite dalle severe leggi sulla droga in vigore prima della legalizzazione della marijuana (avvenuta nella storica data del primo aprile 2020). In America la droga è la prima causa d’arresto. Le dure politiche per combattere l’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti sono partite dagli anni ‘70, quando l’allora presidente Nixon dichiarò che - il nemico numero uno degli Stati Uniti è l'abuso di droga.
La governatrice Kathy Hochul ha annunciato giovedì scorso, che la normativa della cannabis fa parte del programma Seeding Opportunity Initiative, che si pone come obiettivo quello di avere il 50% delle licenze commerciali per la distribuzione e la vendita al dettaglio rilasciate a richiedenti di New York in regime di ‘equità sociale’, ovvero soggetti ai quali viene riconosciuto di essere stati particolarmente oggetto della repressione, come le persone con precedenti condanne per marijuana o i loro parenti, nonché coloro che vivono in aree economicamente in difficoltà o luoghi in cui la criminalizzazione è stata applicata in modo discriminatorio. Il gruppo dei candidati ad entrare nel regime privilegiato includerebbero anche imprese di proprietà di soggetti appartenenti alle minoranze e/o donne, veterani disabili e agricoltori in difficoltà finanziarie.
Non saremo i primi, ma il nostro programma sarà il migliore – dichiarò l’ex governatore Cuomo riguardo le politiche della regolamentazione della cannabis durante la conferenza del primo aprile. La maggior parte degli stati che hanno approvato la legalizzazione della marijuana hanno vietato alle persone con reati di droga di entrare nel mercato legale. - Lo Stato di New York sta facendo la storia, lanciando un approccio unico nel suo genere all'industria della cannabis, che compie un importante passo in avanti nel correggere i torti del passato, - ha affermato la governatrice Hochul in una dichiarazione.
Giovedì il comitato di controllo della cannabis dello Stato di New York ha votato all'unanimità per proporre i regolamenti per consentire la concessione delle prime 200 licenze di vendita al dettaglio a persone che sono state condannate per reati legati alla marijuana. Le domande per le licenze prioritarie dovrebbero essere aperte nell'estate 2022. Le prime licenze dovrebbero essere distribuite entro l'inizio dell'autunno 2022, con il lancio delle vendite entro la fine dell'anno.
Durante una conferenza stampa, Chris Alexander, il direttore esecutivo dell'Office of Cannabis Management dello stato, ha ammesso che New York si è presa del tempo per lanciare il suo mercato legale per l'uso di cannabis per adulti - ma è perché speriamo di farlo bene. Ha continuato Alexander - Stiamo prendendo la strada più difficile, che nessun altro stato Americano ha intrapreso finora. Invece di aprire il nostro mercato con gli stessi operatori già esistenti che stanno dominando il settore cannabis negli Stati Uniti, abbiamo deciso di mettere al centro del mercato di New York coloro che sono stati maggiormente colpiti dalla repressione.
Alexander afferma che ci sono molti potenziali candidati, poiché lo stato ha arrestato oltre un milione di persone negli ultimi 20 anni per reati legati alla marijuana. I candidati devono avere condanne precendenti all'entrata in vigore della legge del Marijuana Regulation and Taxation Act, firmata il 31 marzo 2021 dall'ex governatore Cuomo. Sono idonei anche i candidati che all'epoca avevano un genitore, tutore legale, figlio, coniuge o persona a carico condannati per un reato di marijuana. La senatrice Liz Krueger (una democratica di Manhattan), che ha combattuto per sette anni insieme alla leader della maggioranza dell'Assemblea Crystal Peoples-Stokes (una democratica di Buffalo) per approvare il Marijuana Regulation and Taxation Act, afferma che - garantire che le persone escano dal mercato illegale della cannabis è uno degli obiettivi più importanti del programma di New York.
Il mercato legale della cannabis di New York sarà uno dei più grandi degli Stati Uniti e si stima che raggiungerà un giro di affari di $ 4,2 miliardi entro il 2027. Date le opportunità offerte dal nascente settore della marijuana, molti imprenditori hanno deciso di non aspettare le licenze e lo stato di New York attualmente è sede di un vivace mercato grigio della cannabis che opera all'aperto: dai 'cannabis club' sulla Eighth Avenue, a Manhattan, agli autobus parcheggiati sulla strada convertiti in negozi di cannabis nel quartiere di Harlem. Ma intanto la legalizzazione avanza in maniera spedita.
Alla fine di febbraio, la governatrice Hochul ha firmato un disegno di legge che consente ai coltivatori di canapa di New York di coltivare marijuana. Questi agricoltori forniranno il prodotto ai dispensari di ‘equità sociale’. Giovedì il Cannabis Control Board ha approvato la domanda per le licenze condizionali sia per la coltivazione per adulti, che per gli agricoltori, che potranno presentare domanda entro il 15 marzo.
Il leader della maggioranza all'Assemblea Crystal Peoples-Stokes di New York ha affermato che l'approccio dello stato si concentra sulla correzione dei torti della guerra alla droga. - Lo Stato di New York sta facendo ciò che nessun altro stato ha fatto prima: concentrarsi sulle persone più criminalizzate dal proibizionismo della cannabis e promuovere i coltivatori di New York, - ha affermato Peoples-Stokes in una dichiarazione. - L'industria della cannabis farà crescere la nostra economia e creerà nuova ricchezza, ed è imperativo assicurarci che le opportunità inizino con i newyorkesi più meritevoli.
I prodotti a base di cannabis sarebbero soggetti a una tassa statale del 9%, più un’ulteriore tassa locale del 4%. Ci sarebbe anche una tassazione della distribuzione sulla base della quantità di THC in fiori, concentrati e commestibili, applicata su una scala differenziata in base al tipo di prodotto, fino a 3 centesimi per milligrammo.
Mentre il Canada ha battuto gli Stati Uniti nello stabilire un mercato nazionale completamente legale, i 38 stati Americani che hanno legalizzato l’uso medico o ricreativo per adulti hanno una popolazione 6 volte più grande di quella del Canada. Nei prossimi anni, l’opportunità del mercato legale negli Stati Uniti rappresenterà da sola la parte del leone della domanda globale legale. Con gli stati chiave (in particolare New York) pronti a iniziare le vendite per l’uso da parte degli adulti nel 2022, gli Stati Uniti sembrano destinati a rimanere la forza trainante nell’innovazione dei prodotti al dettaglio, nelle nuove esperienze dei consumatori e nella cultura della cannabis a livello globale.
Tutto ciò avviene mentre la repubblicana Nancy Pelosi ha proposto quella che è la terza legge che porterebbe alla legalizzazione federale in Usa, mettendo fine ai problemi di accesso al credito per le aziende e di trasporto e logistica. Se durante quest’anno arrivasse la legalizzazione federale, la cannabis americana, che già oggi la fa da padrona a livello globale, non avrebbe più i freni che ne hanno limitato la crescita fino ad oggi.
I dispensari di cannabis rappresentano una novità emersa dopo la legalizzazione della cannabis in stati americani come California, Colorado, Washington, Nevada e altri. Quasi tutti i dispensari operano come una farmacia: il cliente entra, viene servito dal budtender e porta via i suoi acquisti in un sacchetto. In alcuni dispensari della California i compratori sono autorizzati a consumare cannabis all'interno del locale, ma sono solo eccezioni. In gran parte degli stati Americani in cui la marijuana è legale (come Colorado, Nevada e Washington), è proibito consumare cannabis nei luoghi pubblici.
Come nei coffeeshop di Amsterdam, anche nei dispensari è possibile trovare diversi tipi di atmosfere, servizi, prezzi e prodotti. Alcuni dispensari sono concepiti appositamente per i consumatori a scopo terapeutico e pertanto offrono servizi diversi rispetto ai dispensari che si rivolgono unicamente a consumatori a scopo ricreativo. Esistono poi strutture che riforniscono entrambe le tipologie di clienti ed utilizzano punti vendita separati per i prodotti a scopo terapeutico e quelli a scopo ricreativo.
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