Esportare e vendere macchinari per la stampa 3D negli Stati Uniti: nuove opportunità di vendita per i produttori italiani di beni e macchinari industriali
L'opportunità è duplice: vendere macchinari per la stampa 3D in America, oppure vendere le licenze per la produzione in 3D di parti e accessori
La necessità ridurre il tempo di commercializzazione dei prodotti, soddisfare le nuove esigenze dei clienti e navigare in condizioni di mercato sempre più instabili sta spingendo molti settori manifatturieri degli Stati Uniti a provare nuove tecnologie per vendere i loro prodotti sul mercato americano più in fretta.
Si tratta di un’occasione d’oro per le aziende italiane che operano soprattutto in un settore: quello delle tecnologie di stampa in 3D. Sembra infatti che la stampa 3D per il settore manifatturiero diventerà essenziale in America, dove già diverse industrie sfruttano l’efficienza e la velocità della manifattura additiva per accelerare la progettazione e produzione di merci che altrimenti richiederebbero tempistiche più lunghe.
Vendere apparecchiature 3D in America per ottimizzare i cicli di produzione industriali
L’interesse per le applicazioni commerciali della stampa 3D nelle imprese degli USA non è mai stato così alto
Le aziende di produzione americane possono produrre i pezzi di ricambio al momento, senza avere bisogno di magazzini e di una rete logistica dedicata
In questo periodo storico, con una supply chain messa in ginocchio dalla pandemia e da carenze endemiche, una semplice vite rotta può far deragliare l’intero processo produttivo. Oggi per un’azienda del settore manifatturiero degli Stati Uniti rimanere a corto di pezzi di ricambio significa rischiare di aspettare settimane prima di poter riprendere l’attività, con tutte le conseguenze economiche del problema. Tuttavia, se la stessa azienda avesse a disposizione una stampante 3D la creazione di un pezzo di ricambio in metallo o plastica richiederebbe poche ore, permettendo di saltare una fase estremamente costosa e spesso imprevedibile del processo produttivo.
Insomma, le stampanti 3D industriali rappresentano un investimento significativo per le aziende che operano negli Stati Uniti. Del resto, la produzione interna riduce i costi ed elimina i rischi dovuti a cause esterne perché mantenendo il controllo del processo produttivo le aziende degli Stati Uniti riescono a ottenere:
- Tempi di consegna più rapidi;
- Migliore controllo della qualità;
- Processi più efficienti.
Il mercato delle macchine per la stampa in 3D varrà 31 miliardi entro il 2029: l’internalizzazione della produzione può rendere l’industria manifatturiera americana leader indiscussa nel mondo
I settori di utilizzo delle stampanti 3D in America e le opportunità per le aziende italiane che vogliono iniziare a esportare negli Stati Uniti
Di seguito riportiamo alcuni dei principali settori di applicazione della stampa 3D in America.
- Aerospaziale (modellistica, pezzi di ricambio);
- Apparecchiature elettriche ed elettronica (prototipi e pezzi di ricambio);
- Architettura (modelli in scala);
- Settore automotive (modelli, prototipi, attrezzature e parti finite);
- Meccanica e automazione industriale (macchinari e parti di macchinari);
- Medicina, odontoiatria e industria medicale (modelli anatomici, dispositivi medici).
Si tratta di un grande numero di settori che necessitano delle migliori tecnologie per continuare a garantire la leadership sul mercato degli Stati Uniti. Nulla di più positivo per le imprese italiane che vogliono internazionalizzare negli USA, dunque: con la necessità di ottimizzare i processi produttivi e la crisi tra Stati Uniti e fornitori dalla Cina le aziende nostrane in cerca di possibilità di espansione nell’economia più forte e resiliente del mondo hanno davanti l’opportunità della vita.