29 Giugno 2021
Il nuovo trend della moda in America è lo Slow Fashion
Sempre più americani decidono di acquistare capi di abbigliamento vintage per avere meno impatto ambientale, ostacolando l'industria del Fast Fashion degli Stati Uniti
Burberry ha intenzione di lanciare una campagna a favore della moda circolare negli USA, aggiungendosi alla lista delle aziende che hanno scelto di utilizzare un approccio green e sostenibile sul mercato americano.
L’iconico brand di lusso britannico ha infatti deciso di promuovere il noleggio e la rivendita dei propri capi di abbigliamento attraverso una partnership con la piattaforma di ecommerce My Wardrobe HQ: grazie alla nuova politica del brand i consumatori americani (e prima inglesi) potranno noleggiare trench, borse e sciarpe o decidere di acquistarli di seconda mano per risparmiare denaro ed emissioni.
Il passaggio al noleggio e alla rivendita secondhand dei capi del più grande marchio di lusso nel Regno Unito sancisce il cambio di paradigma di molti player del settore moda, dovuto ai nuovi comportamenti di acquisto dei consumatori americani che spesso preferiscono i capi slow fashion a quelli fast fashion. A titolo informativo, si stima che nel 2028 questo segmento di mercato raggiungerà un valore di 4,4 miliardi in America [Fonte: GlobalData].
Rivendere capi di lusso negli Stati Uniti è diventato un business redditizio. Basti pensare che il gruppo Kering ha investito in Vestiaire Collective, Balenciaga e Simone Rocha in partnership con The RealReal e Farfetch in una collaborazione con Thredup.
Per il momento il noleggio di capi slow fashion di lusso è limitato dal tasso di partecipazione inferiore. Inoltre, per le aziende noleggiare è più complicato a causa dei costi legati alla pulizia, ai danni, all’usura e alla gestione dell’inventario. Ciononostante, entro il 2030 la rivendita e il noleggio di abbigliamento usato negli Stati Uniti potrebbero arrivare a valere rispettivamente il 20% e il 10% delle entrate dei brand attivi sul mercato americano.
Il merito della crescita del mercato della moda a noleggio negli Stati Uniti è delle generazioni più giovani: l’industria della moda circolare spera che il supporto della Generazione Z attiri altri brand di lusso dopo Burberry. Del resto, i consumatori americani di lusso tradizionali non appartengono allo stesso gruppo demografico che acquista prodotti di seconda mano, per cui le vendite a prezzo pieno non si dovranno preoccupare della competizione.
Il target di consumatori dei brand che vogliono fare rivendita o noleggio negli USA dovrebbe essere il seguente: il cliente a noleggio standard ha tra i 25 e i 35 anni, il cliente di capi di lusso secondhand ha un’età compresa tra i 35 e i 45 anni.
Il noleggio e la rivendita consentono ai consumatori americani più giovani, ancora con poco potere d’acquisto, di farsi un’idea di un brand di lusso. Possono affittare un capo, vedere se gli piace, mettere da parte i soldi per acquistarlo e, perché no, noleggiarlo a loro volta per recuperare la spesa.
Questa potrebbe essere una buona notizia per le aziende italiane che cercano di entrare con successo sul mercato americano. La domanda dei consumatori sta davvero crescendo: il 19% delle persone prevede di spendere di più per il noleggio di moda nei prossimi 5 anni e i Gen Z sono l’83% in più dei Baby Boomers. La differenza la farà anche la velocità del ritorno alla vita di tutti i giorni, in quanto il grande numero di matrimoni sta già costringendo le piattaforme di noleggio a trovare modi per tenere il passo con la domanda.
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