05 Aprile 2022
In America è boom dell'usato in tutti i segmenti della moda
Vintage e di seconda mano: come cambierà nei prossimi due anni il fashion resale in America
Vestiaire Collective, il marketplace specializzato nell’usato di lusso, ha appena acquistato Tradesy, un concorrente Californiano pioniere nel settore del fashion resale negli USA (2 miliardi di dollari di vendite), con l’obiettivo di espandersi nel mercato Americano. Tradesy e VC operano entrambi come mercati peer-to-peer: i venditori pubblicano i loro blazer Chanel usati e le borse totes Louis Vuitton sui siti, pagando una percentuale dei loro guadagni alle piattaforme. Le due società nascono entrambe nel 2009 su iniziativa di due imprenditrici di e-commerce - Fanny Moizant a capo di VC e Tracy DiNunzio di Tradesy - che hanno saputo anticipare le potenzialità della moda second hand e proporre un sistema di economia circolare anche nel lusso.
Vestiaire è stata fondata a Parigi e ha iniziato con un focus sul cliente europeo, ma ora punta agli Stati Uniti, diventato primo mercato della società francese. VC ha raccolto oltre 650 milioni di dollari in finanziamenti, incluso un investimento di 215 milioni di dollari da parte dal gruppo Kering, lo scorso anno, che ha spinto la valutazione della società sopra il miliardo di dollari. L'acquisizione consentirà a Vestiaire di sfruttare la comprensione di Tradesy dei consumatori Americani, mentre Tradesy può beneficiare dell'esperienza di autenticazione di Vestiaire e della sua capacità di fornitura globale. - Grazie alla fusione dei due team ora siamo posizionati in modo da migliorare significativamente l'esperienza dei consumatori di moda negli Stati Uniti, - ha affermato Tracy DiNunzio.
Con Tradesy, non solo puntiamo a essere una società europea che vende nel mercato Americano, ma vogliamo anche diventare una forte attività commerciale locale negli Stati Uniti, - ha dichiarato Fanny Moizant. - Convincere i clienti a fare shopping di seconda mano a livello locale è la chiave del piano di espansione di Vestiaire Collective, - ha poi aggiunto. La piattaforma ora è presente in Inghilterra, Europa, nell'Asia del Pacifico, negli Stati Uniti e ha piani di lancio a breve termine in Corea e Giappone. Un vantaggio sia per i consumatori che cercano item esclusivi in tutte le regioni, sia per Vestiare, che conferma l’ambizione di essere un player globale. La vendita locale richiede infatti venditori globali e scalabilità.
La possibilità di fare shopping localmente, tuttavia, necessita di collegamento tra gli acquirenti e il catalogo dei seller nella loro regione; un’operazione fondamentale per ridurre il carbon footprint di Vestiaire. L'obiettivo dell’azienda è di essere carbon neutral entro il 2025: ad oggi i trasporti delle merci rappresentano l'80% delle sue emissioni di carbonio. La piattaforma già incoraggia i consumatori a scegliere la consegna su strada, piuttosto che quella aerea e la spedizione diretta (evitando l'autenticazione interna e la tariffa associata). Ciò potrebbe ridurre le emissioni di ciascun articolo fino al 50% e i tempi di consegna del 40%, secondo quanto riportato dalla società.
Negli Stati Uniti il second hand di moda sta registrando un vero e proprio boom di vendite: nel 2022 il ‘gross merchandising value’ di Vestiare Collective è salito del 75% rispetto all’anno precedente. - Gli USA sono un mercato del lusso estremamente grande e questa fusione, di riflesso, proietterà gli Stati Uniti nel mix del lusso globale e gli conferirà un ruolo dominante . – Nell'acquisizione, le due società uniranno i loro team e condivideranno strumenti aziendali e best practise per supportare una crescita accelerata nel mercato USA. I termini finanziari dell’accordo non sono mai stati diffusi, ma l’operazione fonda di fatto una nuova società, che mantiene Fanny Moizant e Max Bittner, nei ruoli di Presidente e CEO di VC e Tracy DiNunzio in capo alle operazioni negli Stati Uniti.
L'acquisizione di Tradesy da parte di Vestiaire arriva proprio mentre il mercato della rivendita sta attraversando il consolidamento. Il mercato della rivendita globale ha raggiunto i 130 miliardi di dollari nel 2020, secondo un report di BoF Insights sul settore della rivendita, e si prevede che crescerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 16%. Nel giugno 2021, il mercato dell'artigianato Etsy ha acquistato la piattaforma di rivendita della Gen Z Depop per $ 1,6 miliardi. Nel settembre 2021, Goat Group, la società madre dei siti di resell di sneaker Goat e Flight Club, ha investito nel marketplace di rivendita di abbigliamento maschile Grailed, con i due concorrenti che hanno accettato di condividere le proprie competenze. Allo stesso modo, Vestiaire e Tradesy hanno unito le loro attività e ora hanno maggiori possibilità di competere nel mercato globale dell’usato del lusso. - Se guardi al business del mercato, la caccia è ottenere il maggior assortimento possibile, - ha affermato Bittner. La nuova realtà vanta infatti una community di 23 milioni di utenti e un catalogo composto da 5 milioni di beni di lusso di seconda mano. - Entrambi traiamo vantaggi significativi dalla nostra unione: tecnologia, prezzo, la cura e la personalizzazione, - afferma DiNunzio. - Ciascuno dei nostri team ha elaborato in modo indipendente alcuni progressi pionieristici, ma insieme saremo in grado di accelerare. - Ha concluso.
L'altro vantaggio dell'acquisizione è la condivisione delle soluzioni di autenticazione di lusso, che sono ancora un punto dolente per la rivendita. Da una parte ci sono le squadre di autenticatori specializzati, dall’altra come in Vestiaire, l’autenticazione può avvenire anche in forma digitale. La verifica fisica sul sito di VC è infatti un servizio extra, che si ottiene pagando un piccolo sovraprezzo, potendo comunque scegliere la spedizione diretta. Vestiaire ha anche annunciato l’apertura negli Usa di un nuovo centro di autenticazione nell’area di Los Angeles, il secondo negli Usa. Sempre a Los Angeles verrà inaugurato un hub tecnologico per integrare al meglio le due società. Vestiaire ha attualmente quattro centri di autenticazione a Hong Kong, Francia, New York e Inghilterra, l'ultimo dei quali ha aumentato le vendite locali dal 20 al 70%, secondo la società.
Il 5-7% della moda di seconda mano è comprata e venduta attraverso piattaforme di resale. Si stima che nei nostri armadi ci siano circa 2100 miliardi di capi d’abbigliamento, che potrebbero entrare in questo circuito. Oggi negli USA il resale sta entrando nell’era della ‘normalizzazione’, popolato da un mix di piattaforme di rivendita (peer to peer e centralizzate), 'Resale as a Service', in-house, e arricchito da partnership ed enormi investimenti.
Nello specifico, la fusione di Vestiaire Collective e Tradesy assomma vendite per oltre 1 miliardo dollari e di raggiungere un pubblico globale molto più ampio. Ma in questa continua evoluzione dei canali di vendita, Vestiaire e Tradesy devono affrontare sia la forte concorrenza di competitor come The RealReal, Thredup ed Ebay; sia quella nel mercato del lusso di piattaforme come Farfetch e Net-a-Porter, che stanno iniziando ora ad offrire beni di lusso di seconda mano per guadagnare le loro quote di mercato.
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