Conseguenze fiscali quando si chiede la Green Card: Devo pagare le tasse in America?

Ottenere la Green Card vi rende automaticamente residenti fiscali americani con tutti gli obblighi del caso in termini di tassazione e di normativa FATCA

La pianificazione fiscale è vitale quando si fa richiesta di Green Card per valutare l'impatto sulla tassazione negli Stati Uniti. Ottenere la Green Card, infatti, vi assoggetta da subito alla normativa fiscale americana con l'obbligo di fare la dichiarazione dei redditi negli Stati Uniti.

Il Caso reale di un cittadino italiano che ha ottenuto la Green Card e che scrive a ExportUSA per capire le conseguenze fiscali in America legate all'ottenimento della Green Card. In genere chiedere la Green Card senza prima fare una pianificazione fiscale accurata può portare delle spiacevoli sorprese, specie quando il cittadino italiano è titolare di partecipazioni in società italiane pari o superiori al 10%. Nel caso riportato su questa pagina il peggio sembra invece essere stato evitato.

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Record ID
42171349
NOME COGNOME
XXXX@XXXX.COM
+39 (XXX) XXX-XXXX

? RICHIESTA/DOMANDA
Buongiorno,
Volevo sapere se avendo vinto la green card alla lotteria ed avendola attivata il 1 novembre 2018 con il mio primo ingresso negli USA, ero obbligato a fare la dichiarazione dei redditi per i 2 mesi finali 2018. In questo momento vivo ancora in Italia e la carta vera e propria è arrivata da poco all'indirizzo dove sono residente in USA, quindi sono munito di solo modulo temporaneo sul passaporto. Essendo ancora un processo in divenire e avendo diversi impegni temo di non aver ben considerato la questione. Grazie dell'attenzione



! EXPORTUSA
Inviato da iPhone

Il giorno 13 mag 2019, alle ore 11:57, Lucio Miranda ha scritto:

Egregio Signor COGNOME,
grazie per averci contattato.

Riscontro la sua email che riporto in calce per comodità. Le confermo che deve presentare la dichiarazione dei redditi in America in questo modo: Per il periodo 01 gennaio 2018 fino al 31 ottobre 2018 come non US resident dichiarando i soli redditi prodotti in America. Per il restante periodo del 2018 come US Resident e quindi dichiarando i redditi worldwide.

Cordialmente,
Lucio Miranda
-----
ExportUSA New York, Corp.
18 bridge street 2a
brooklyn, ny 11201
t +1 718-522-5575
info@exportusa.us



? VISITATORE DEL SITO
On May 13, 2019, at 06:18, NOME COGNOME wrote:

Salve, Innanzitutto grazie per la risposta celere, approfitto della sua gentilezza per chiederle:

1. se è possibile presentare la dichiarazione in America tramite voi;
2. sono a conoscenza che il termine per la presentazione dei redditi in USA era a metà Aprile, vorrei sapere conseguentemente se incapperò in una sanzione e se vi è una data oltre la quale tale sanzione si fa più gravosa.

Grazie dell'attenzione e della disponibilità.



! EXPORTUSA
Il giorno 13 mag 2019, alle ore 13:04, Lucio Miranda ha scritto:

Buongiorno Signor COGNOME.
Certo che possiamo preparare la dichiarazione dei redditi americana per suo conto assieme allo studio di commercialisti americani che segue i nostri clienti. Per i residenti fiscali americani che vivono all'estero i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi è il 15 Giugno. Lei ha generato redditi in America prima del 01 nov 2018?

Cordialmente,
Lucio Miranda



? VISITATORE DEL SITO
On May 13, 2019, at 07:12, NOME COGNOME wrote:

No non ho mai lavorato in America, in Italia invece sono titolare di una pizzeria. La società è una SNC di cui io sono socio al 50%



! EXPORTUSA

Il giorno 13 mag 2019, alle ore 15:51, Lucio Miranda - ExportUSA New York, Corp. ha scritto:

Sarebbe stato davvero molto molto utile se lei avesse considerato prima le implicazioni e le ricadute fiscali Legate alla richiesta della Green Card. Lei adesso potrebbe essere soggetto alla cosiddetta Repatriation Tax (section 965 internal revenue code). Si paga SOLO il primo anno in cui si fa la dichiarazione dei redditi e tassa gli utili indivisi accumulati nella società con la aliquota del 15.5% quando gli utili sono detenuti come liquidità e dell’8% se invece sono detenuti come asset. Potrebbe essere che la natura dell’attività di una pizzeria escluda la tassazione in America secondo la Repatriation Tax... dovrei controllare perchè non si tratta di una situazione che gestiamo spesso questa della Repatriation Tax. A parte questo, non penso proprio che lei debba pagare tasse in America perchè da US Resident residente all’estero ha diritto a una “franchigia” (chiamiamola così per semplicità) di circa 110.000 dollari sul reddito lordo prodotto nell’anno. A latere, e questo non implica nessun pagamento di tasse negli Stati Uniti, c’è da fare la dichiarazione FATCA relativamente a tutti i conti correnti esteri (da adesso per lei “estero” vuol dire NON americano e quindi la dichiarazione FATCA riguarda i conti correnti italianiOltre ai conti correnti bancari, con la dichiarazione FATCA vanno dichiarati anche i conti di deposito, di risparmio e di investimento, inclusi quelli della società di cui è socio. La dichiarazione FATCA è dovuta solo se nel corso dell’anno il saldo totale di tutti i conti ha raggiunto, anche per un solo giorno, la somma di 10.000 dollari.

Cordialmente,
Lucio Miranda



? VISITATORE DEL SITO
On May 13, 2019, at 12:33 PM, NOME COGNOME wrote:

Ha ragione ho agito in maniera un pò "superficiale", è che contavo di procedere in maniera differente che poi una serie di eventi mi hanno impedito di seguire; Come mi consiglia di procedere ora?
Inviato da iPhone



! EXPORTUSA
Il giorno 13 mag 2019, alle ore 18:40, Lucio Miranda ha scritto:

Diciamo che ormai la “frittata” è fatta…
Tutto dipende dal suo progetto.. Lei che attività intende svolgere in America con la sua greencard? Quali piani/obiettivi ha? Vorrebbe aprire una pizzeria in America ad esempio? Se io fossi in lei imposterei la cosa come un investimento e guarderei al tutto come [incluse eventualmente le tasse extra derivanti dalla Repatriation Tax] come, appunto, un investimento



? VISITATORE DEL SITO
On May 13, 2019, at 12:50 PM, NOME COGNOME wrote:

Si l'idea era proprio quella di aprire un'attività in USA .. però non nell'immediato, pensavo nell'ordine di un anno.. alla luce di questo le chiedo e la ringrazio ancora per la gentilezza e disponibilità, in questo momento come devo procedere per capire quanto e come devo pagare. E se invece non dichiarassi nulla e abbandonassi progetto e green card, semplicemente non recandomi più in usa sarei comunque passabile di sanzione ?
Inviato da iPhone



! EXPORTUSA

Il giorno 13 mag 2019, alle ore 19:33, Lucio Miranda ha scritto:

No no… sanzioni non ce ne sono… però se lei ha un progetto già in mente per gli USA perchè gettare la spugna così? Ha già presentato la dichiarazione dei redditi in Italia per la SNC relativa all’esercizio 2018? Se me la manda posso provare a fare dei ragionamenti sull’impatto fiscale in America perchè potrebbe esserci una situazione dove invece riusciamo a non pagare tasse, ma mi serve vedere i numeri prima per dirle qualcosa di più sicuro.



? VISITATORE DEL SITO
On May 13, 2019, at 2:40 PM, NOME COGNOME wrote:

Lei è davvero gentile, la paura è proprio quella di pagare troppo... non ho ancora la dichiarazione dei redditi della società ma le allego questa bozza di bilancio in sua vece;



! EXPORTUSA
Il giorno 13 mag 2019, alle ore 19:53, Lucio Miranda ha scritto:

Possiamo scegliere di considerare la SNC come una "pass through entity" in America e consolidiamo così gli utili in capo a lei come persona fisica. La cosa non le comporta alcun problema di tassazione perchè ho visto i numeri e sono tutti al di sotto della franchigia di cui dicevo nella mia mail precedente. 
Facendo in questo modo evitiamo la Repatriation Tax alla radice perchè la Repatriation Tax si applica alle CFC [Controlled Foreign Corporation] ovvero le società estere indipendenti, invece in questo caso noi andiamo a dire che la società italiana, la SNC, non è una società indipendente e che i redditi della SNC fluiscono direttamente in capo alla persona fisica che poi farà la dichiarazione dei redditi in America.

Lei ha altri redditi in Italia che dobbiamo dichiarare in America?

Cordialmente,
Lucio Miranda

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