I prezzi del petrolio sono scesi di oltre il 20% da giugno 2014, causando una pari diminuzione dei prezzi della benzina negli Stati Uniti d’America

Aggiornamento del 27 Febbraio 2024

Si prevede che i prezzi medi annuali del petrolio greggio nel 2024 e nel 2025 rimarranno vicini alla media del 2023, poiché ci si aspetta che l'offerta e la domanda globale di petrolio saranno relativamente equilibrate nei prossimi due anni. Si prevede inoltre che il prezzo del Brent si attesterà in media a 82 dollari per barile nel 2024 e a 79 dollari/b nel 2025, in linea con la media del 2023 di 82 dollari/barile. Ci si aspetta che il prezzo del West Texas Intermediate (WTI) sarà leggermente inferiore, ma seguirà generalmente lo stesso andamento.

Nel primo trimestre del 2024 (1Q24), le previsioni sono che i prezzi del petrolio greggio aumenteranno leggermente, spinti dai tagli alla produzione dell'OPEC+ che porteranno a prelievi globali dalle scorte di 810.000 barili al giorno (b/g). Come risultato dei prelievi dalle scorte, è probabile che il prezzo del Brent aumenterà da 78 dollari/barile a dicembre 2023 a 85 dollari/barile a marzo 2024. Si prevede anche che i prezzi del petrolio greggio diminuiranno gradualmente dopo aprile 2024 con leggeri accumuli di scorte, poiché la produzione globale aumenta più del consumo. Le scorte dovrebbero aumentare di 110.000 b/g dal 2Q24 al 4Q24 e di 280.000 b/g nel 2025.

Articolo originario pubblicato il 14 Novembre 2014

I consumatori americani hanno accolto a braccia aperte il prezzo della benzina più  basso degli ultimi 4 anni, con un valore che è poco più’ alto di 3$ per gallone. Una diminuzione di questa portata solleva alcune domande chiave per gli investitori: questo declino è positivo per l'economia degli Stati Uniti o è un segnale di indebolimento della crescita economica? Gli investitori devono riposizionare i propri portafogli a seguito di questa mossa? Questi movimenti impattano l’indipendenza energetica degli Stati Uniti?

Il recente calo dei prezzi del petrolio è dovuta ad una serie di fattori diversi, ma non è un segnale che l'economia globale si sta dirigendo verso il tracollo. Le stime di crescita della domanda di petrolio a livello mondiale si sono rivelate troppo ottimistiche e la caduta dei prezzi e’ anche probabilmente data dal fatto che la ripresa economica in Europa continua ad essere lenta e i mercati emergenti non hanno mostrato il ritmo di crescita esponenziale dell’ultimo periodo. 

Ma anche altri fattori hanno giocato un ruolo nella caduta dei prezzi del petrolio. Di recente, i prezzi del petrolio hanno incluso un premio per coprire il rischio di possibili interruzioni dei rifornimenti causati dagli sconvolgimenti politici in Medio Oriente e in Ucraina. Ma la produzione di petrolio iracheno è stato finora immune al conflitto militare che affligge il paese, le tensioni in Ucraina si sono mitigate (per ora), e la produzione di petrolio libico ha ripreso nonostante la precaria stabilità politica. Per ora, le preoccupazioni geopolitiche di una grave interruzione dell'approvvigionamento si sono rivelate infondate. Inoltre il dollaro Americano forte ha anche pesato sul prezzo delle materie prime.

La produzione interna di greggio Americano ha superato le aspettative. La produzione petrolifera degli Stati Uniti è aumentata del 50% in tre anni. Infine, l'Arabia Saudita ha segnalato la disponibilità a lasciare che i prezzi calino lentamente, mantenendo la quota di mercato. Mettendo insieme tutti i pezzi, la valutazione finale è che la caduta del prezzo del petrolio non è tanto da attribuire ad una domanda debole, ma piuttosto ad una forte offerta.
 

Prezzo del petrolio e pil negli Stati Uniti d'America

Questa è una buona notizia non solo per la crescita economica globale, ma anche per i rendimenti del mercato azionario. Un calo del 10% del prezzo del petrolio a causa di una forte offerta porta ad un aumento di circa lo 0,3% della crescita del PIL degli Stati Uniti da distribuire nei prossimi 12 mesi. Questo e’ un indizio che porta a pensare che le imprese avranno una crescita dei profitti nel prossimo trimestre in America.
 

Inflazione negli Stati Uniti d'America

Le implicazioni per gli investitori sono favorevoli. Una crescita economica sostenuta e delle pressioni inflazionistiche contenute sono di solito un buoni segnali per lo stock market. Dal 1979 in media, quando i prezzi del petrolio sono in calo di oltre l'8% annuo e quando l'Istituto per la Supply Management (ISM) Purchasing Managers Index è superiore a 50, i guadagni del mercato azionario arrivano fino a circa il 16%, (una lettura superiore a 50 indica in genere l'espansione economica).

Gli esperti annunciano che il prezzo del greggio negli Stati Uniti d’America aumenterà sicuramente nel prossimo anno, mantenendosi pero’ al di sotto dei picchi del 2014. I consumatori Americani beneficeranno di prezzi dell'energia più bassi per i prossimi trimestri e questo potere d'acquisto supplementare dovrebbe andare a creare un vantaggio ulteriore per i consumatori.

Nel complesso, il recente calo dei prezzi del petrolio impatta in maniera favorevole sul mercato azionario degli Stati Uniti.
 

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