Vendita di moda e abbigliamento sul mercato americano

Aggiornamento del 19 Dicembre 2023

Moda USA: crescono sia l'industria delle vendite al dettaglio che l'e-commerce

Il fatturato del mercato dell’abbigliamento negli Stati Uniti ha raggiunto 312 miliardi di dollari nel 2022. Leader come Macy’s e TJX (proprietario di brand come T.J. Maxx e HomeGoods) hanno realizzato vendite per oltre 40 miliardi, senza contare Nike e Gap che generano la maggior parte dei loro ricavi nel mercato al dettaglio statunitense. La vendita al dettaglio di abbigliamento in negozi specializzati è stata valutata a più di 300 miliardi di dollari (di cui 160 di abbigliamento femminile), mentre l’e-commerce ha portato oltre 183 miliardi di entrate con una prospettiva di crescita costante.

Migliorate anche le vendite mensili nel segmento brick-and-mortar: a febbraio 2023, i negozi di abbigliamento hanno venduto per circa 21 miliardi di dollari, un aumento di circa 800 milioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’occupazione nell’industria manifatturiera dell’abbigliamento è invece diminuita a causa della delocalizzazione della produzione, più economica al di fuori degli Stati Uniti.

[Fonte: Statista]

Articolo originariamente pubblicato il 7 Giugno 2023

Previsioni ottimistiche per il settore moda e abbigliamento negli Stati Uniti

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno raggiunto i 7100 miliardi di dollari nel 2022 [per mettere le cose in prospettiva ricordiamo che, secondo ISTAT, l'intero PIL italiano era stato di circa 2100 miliardi di dollari nel 2022] Si tratta di numeri importanti e sembra che le prospettive di crescita per la vendita di beni di consumo sul mercato americano siano incoraggianti.

Infatti marchi di moda come Mango, Uniqlo, e Zara si stanno unendo a giganti della vendita al dettaglio tra cui Lego e IKEA nel pianificare un'importante espansione sul mercato americano. Questi gruppi di moda affermano di essere incoraggiati dalle prospettive di crescita dell'economia americana rispetto a quelle di altre parti del mondo e dalla crescente sensazione che i consumatori americani siano diventati più ricettivi a nuovi marchi.

Di recente sono stati annunciati i piani di investimento negli USA da parte di diversi gruppi di moda: il gruppo Mango prevede l'apertura di 40 nuovi punti vendita negli Stati Uniti nei prossimi anni, imitato da Zara che pensa di aprirne 30, e da Uniqlo che ha pianificato un investimento per l'apertura di 20 negozi in America portando così a 80 i punti vendita totali del gruppo. Dal canto suo, Primark, la catena al dettaglio di moda irlandese, prevede di aprire dozzine di nuovi negozi negli Stati Uniti nei prossimi anni.

Molti dei marchi di moda avevano concentrato i loro piani di crescita su Cina e Russia ma a seguito dell'attacco della Russia all'Ucraina centinaia di negozi russi sono stati chiusi. E alcuni vedono la Cina, pur ancora importante, come un mercato sempre più problematico a causa delle tensioni politiche e della concorrenza da parte di marchi di moda locali.

Passando ad una categoria di prodotti completamente diversi, mobili ed arredo, anche IKEA sta pianificando un'espansione sul mercato americano ed ha recentemente annunciato l'apertura di 17 nuovi punti vendita negli USA. La domanda di mobili IKEA da regioni degli Stati Uniti dove IKEA ancora non ha una sua presenza suggerisce che c'è il potenziale per continuare ad espandersi [sul mercato americano] a tempo indeterminato, ha affermato Tolga Öncü, responsabile della vendita al dettaglio di Ingka [Il Gruppo Ingka è il più grande operatore di negozi IKEA] "Vediamo infinite opportunità di crescita", ha detto Öncü quando ha annunciato l'investimento statunitense di IKEA.