Prodotti freschi e take-away suscitano un forte appeal sui millennials. Si preannunciano grandi opportunita’ di sviluppo per i reparti di latticini, panetteria e gastronomia / banco fresco nei supermercati
Un’opportunita’ per le aziende italiane che possono far leva sulla qualita’ dei prodotti alimentari italiani, vista l’attenzione che i millennials riservano a genuinità e freschezza degli ingredienti
Attrarre e fidelizzare i millennials, l’ultima generazione di consumatori alimentari in America, rappresenta la sfida piu’ difficile per i supermercati americani. I millennials sono giovani tra i 20 e i 29 anni che secondo uno studio effettuato dalla PLMA (Private Label Manufacturers Association), prediligono cibo fresco, con ingredienti genuini e take-away di qualità.
Giovani sperimentatori, attenti al prezzo ed alla qualita’ degli ingredienti, i millennials costituiscono la maggioranza dei consumatori di specialita’ gastronomiche (“specialty food”) negli Stati Uniti, un’industria, quella delle specialità alimentari, da 120 miliardi di dollari di vendita all'anno di cui oltre 90 miliardi di dollari realizzata da supermercati, catene al dettaglio, negozi alimentari specializzati e, in forte crescita, il canale della vendita online [secondo una ricerca effettuata da PLMA nel 2015].
Secondo la PLMA, il 57% dei millennials acquista frutta o snack freschi, il 35% sceglie prodotti freschi di panetteria, il 30% predilige piatti freschi gia’ pronti, mentre il 30% si orienta verso insalate e rosticceria. Questo spiega perche’ i reparti per i quali e’ prevista maggior crescita, e quindi maggiori opportunita’ di mercato, sono quelli di latticini, panetteria e gastronomia nei supermercati americani.
La ricerca di mercato ha anche rilevato un elevato tasso di fedelta’ da parte dei millennials verso i loro supermercati preferiti: 9 su 10 fanno la spesa in un solo supermercato, o al massimo in due. Cio’ suggerisce che e’ necessario penetrare il mercato americano con obiettivi di lungo termine, in linea con il comportamento del consumatore.
Altri fattori su cui far leva nell’approcciare il mercato delle specialità alimentari in America sono il biologico (“organic”) e la mancanza di OGM: tutti valori che le aziende italiane condividono quasi di default. I prodotti che in Italia hanno la certificazione biologica, negli USA possono essere commercializzati con il logo “organic”, che costituisce un fattore differenziante rispetto ai competitors, specialmente agli occhi di una generazione attenta alla qualita’ dei prodotti agroalimentari come quella di oggi. Invece, per quanto concerne i prodotti “OGM free”, va precisato che negli USA la regolamentazione sugli OGM e’ piu permissiva. Ergo, comunicare l’assenza di OGM diventa una strategia di differenziazione da non sottovalutare.
Al pari del claim "All Natural". Sembra che l'affermazione "Tutto Naturale" [All Natural] sia in cima alla considerazione dei Millennials americani, più di "Organic" e di "No GMOs" [senza ingredienti geneticamente modificati].
In conclusione, l'America si sta allineando sui valori della dieta mediterranea: freschezza, genuinità, non GMO, organico, pochi conservanti, pochi coloranti, naturale, senza aggiunta di ingredienti artificiali. Si tratta di pratiche e di valori fortemente condivisi da tutte le aziende produttrici di specialità alimentari italiane.
Le aziende italiane esportatrici di prodotti alimentari si trovano adesso quindi in una posizione unica per poter sfruttare le tendenze emergenti nelle tendenze di consumo e nelle abitudini di acquisto delle specialità alimentari in America. Per sfruttare il boom dei millennials serve armarsi di una forte strategia di marketing e comunicazione, mettere a norma il prodotto per il mercato ed investire reazioni di preparazione commerciale negli Stati Uniti.