Le tendenze emergenti per il 2021 nelle campagne di social media

Social Media: quali sono i trend in arrivo dagli USA per il 2021? Dalle challenge su TikTok, al social shopping, al visual journalism: tutte le tendenze dei social media in America

Le campagne di social media acquistano sempre più importanza nel panorama digitale: gli ultimi 7 trend per il mercato Americano. Cosa ci aspetta sulle piattaforme social nel 2021: dalle ultime feature alla rivoluzione del linguaggio digitale. Il 2020 è stato sicuramente l’anno dei lip-sync (l’utente interpreta in playback canzoni, scene di film, ecc, dovendo sincronizzare al meglio le labbra con l’audio di sottofondo). Ma è dello scorso anno anche l’enorme successo di un altro trend: l’hashtag #LearnConTikTok (#ImparaConTikTok), che ha segnato la virata culturale del social network cinese, tramite video-tutorial che insegnano di tutto (anche argomenti complessi) e si sono diffusi a macchia d’olio anche grazie al lockdown. Così, se gli studenti non vanno a scuola, la scuola va dagli studenti, con il contributo dei docenti più volenterosi.
 

1) I tutorial

Su Instagram, intanto, è stato il trionfo dei caroselli: post in cui vengono inserite più immagini, una dopo l'altra, più efficaci per lo storytelling, in quanto permettono di raccontare una storia più lunga rispetto ad una sola immagine. Spesso sono immagini con testo, utilizzano come introduzione a un argomento tramite una call to action, il cui scopo è incuriosire l’utente e farlo continuare a scorrere le immagini per approfondire l’argomento.

Il trend è destinato a crescere: dalla sede di TikTok hanno fatto sapere che nel 2021 continueranno a scommettere sui tutorial, e anche Instagram vuole conquistare terreno sfruttando la funzione Reels. "Le persone sono molto interessate a imparare cose nuove e credo che il fenomeno non sarà una moda passeggera", afferma Benedetta Santini, tiktoker e divulgatrice di filosofia, che ha raggiunto più di 800mila like spiegando Platone e Schopenauer in video pillole da meno di un minuto. Il mio segreto - ammette - sta nell'applicare la filosofia alla vita di tutti i giorni.
 

2) Le guide

Durante il primo lockdown, Instagram ha coinvolto un numero selezionato di creator per realizzare mini-guide dedicate alla salute e al wellness con l’intento di aiutare gli utenti in difficoltà nell’affrontare l’emergenza Covid. È stato anche un modo per sperimentare le guide, che sono sostanzialmente raccolte di post sullo stesso argomento con un surplus di testo che introduce le varie foto. L'effetto finale è quello di una guida in formato social (con tag, hashtag e tutto il resto). Ad oggi la funzione non è accessibile a tutti, ma nel 2021 lo dovrebbe diventare. E allora vedremo i nostri feed inondati da guide, anche perché hanno un vantaggio da non sottovalutare: permettono di aggregare contenuti già pubblicati senza doverli reinventare da capo, già battezzato riciclaggio creativo.
 

3) Acquistare nelle app

La recente unione tra TikTok e la piattaforma di e-commerce Shopify ha permesso a TikTok di lanciare i primi video pubblicitari negli Stati Uniti, dove è possibile acquistare prodotti via Shopify. Presto in arrivo anche in Europa, dove nel frattempo ha debuttato Instagram Shopping (già attivo in USA), che ora tra le varie features offre la possibilità di taggare i prodotti che si vedono in un video o in una foto per semplificarne e velocizzarne l’acquisto. Gli influencer potranno così attingere dalla loro fanbase di follower per guadagnare dalle vendite dirette dei prodotti con il benestare dei grandi marchi. Come ha spiegato nel libro No Filter la giornalista Sarah Frier, lo shopping via social piace ai brand in quanto spinge gli utenti agli acquisti d’impulso, bypassando il sistema delle recensioni che finora ha dominato l’ecommerce. Ecco perché si scommette sul 2021 come l’anno del social shopping.
 

4) No challenge no spot 

In gergo si chiamano branded hashtag challenge: una sorta di edizione speciale delle sfide su TikTok in cui al centro delle video-sfide tra utenti ci sono i prodotti. In pratica gli utenti sono invitati a riprodurre un contenuto pubblicitario in modo da renderlo virale. Una vera rivoluzione per il mondo pubblicitario, dove non servono più celebrities e influencer a sponsorizzare i prodotti, ma sono i tiktoker della porta accanto a diventare brand ambassador.
 

5) Cross-posting

Se prima bastava creare un contenuto per un social network, oggi è necessario crearne almeno quattro per intercettare il pubblico dei principali social: Instagram, TikTok, YouTube e Facebook. E dato che non tutti hanno il tempo e le risorse per stare al passo, nasce l'idea del cross-posting, ovvero creare contenuti che si possono ottimizzare per più di una piattaforma e condividerli. Su TikTok è già la possibile condividere video postati su Instagram e Facebook tramite la funzione “shared posted video to”. Instagram, invece, impedisce ( per ora) la condivisione da TikTok, ma è anche vero che dopo aver creato un Reels su Instagram basta scaricarlo per poi condividerlo su TikTok e/o YouTube Shorts - la nuova funzione di YouTube che permette di condividere i video verticali di non oltre un minuto” (riproducendo quelli che girano su TikTok e Instagram). Di solito questi video hanno in comune la tendenza a non superare i 30 secondi.
 

6) IGTV

Ad oggi, i numeri di Instagram TV (Igtv) denotano un flop non all’altezza delle aspettative. Igtv non è mai decollata rispetto alle ambizioni di lancio (solo 7 milioni di utenti la usano rispetto a 1,15 miliardi di TokTok). Ma aspettiamo di vedere cosa accadrà nel 2021. innanzitutto, perché come spiega un recente report di Cisco, entro il 2022 l'82% di tutti i contenuti online sarà video, il che significa che i video spopoleranno sui social, indipendentemente dalla durata più o meno lunga. E poi perché da quest’anno chiunque realizzerà video per Igtv potrà guadagnarci: a maggio, il COO del social, Justin Osofsky, ha dichiarato che Instagram regalerà ai creator il 55% dei guadagni provenienti da spot di 15 secondi. Ma non è tutto: "Instagram sta lavorando a più di uno strumento, da cui i creator potranno incrementare il loro stipendio sulla piattaforma", spiega Yari Brugnoni, CEO di Ninjalitics, l'app "made in Italy" che analizza le performance dei profili Instagram.
 

7) Social visual journalism

Mentre il Washington Post è stato il primo a lanciare su TitkTok contenuti giornalistici pensati per i giovanissimi, nel 2020 Now This ha popolato Instagram di mini-video di news con sottotitoli: tanti e diversi argomenti, in grado di interessare e tenere incollato allo schermo il pubblico dei social. Hanno seguito a ruota la Cnn, The Guardian, la CBS news e altre grandi testate, che stanno cominciando ad evolversi verso una nuova forma di giornalismo: il social visual journalism. Un trend questo destinato a crescere, sia a giudicare dal numero di annunci di lavoro per la ricerca di editor di contenuti video, sia per il successo di account come quello della giornalista Mona Chalabi, che in un anno ha praticamente triplicato la sua fanbase su Instagram: 430mila followerche apprezzano la sua capacità di sintetizzare notizie e fatti in post a metà tra fumetti e infografiche. Questi indizi preannunciano che tra i tanti slogan del 2021 potremmo trovare anche Show, don't tell (Non dire, mostra!)

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