Le Imprese Italiane e le Preoccupazioni sui Dazi all'Esportazione negli Stati Uniti

Come il Made in Italy deve affrontare la nuova sfida: un nuovo approccio nella trasformazione delle relazioni commerciali

[→ clicca qui per seguire su YoutTube l'intervista del TGCOM 24 a Lucio Miranda]

Le preoccupazioni dell'Unione Europea riguardo la minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti sono fondate, secondo Lucio Miranda, Presidente di ExportUSA. In un'intervista a TGCOM 24, l'esperto ha avvertito che l'amministrazione Trump potrebbe utilizzare la leva dei dazi per negoziare accordi bilaterali con i singoli paesi europei, mettendo a rischio l'unità del blocco.

"Non riuscirà a fare un aumento a pioggia su tutti i prodotti", ha dichiarato Miranda", ma è molto probabile che l'amministrazione Trump userà la leva dei dazi per andare a negoziare singolarmente con i diversi paesi". Lucio Miranda ha poi sottolineato come l'Europa rischi di soccombere a questa strategia, con i singoli Stati membri che potrebbero essere tentati di accettare le condizioni degli Stati Uniti pur di evitare danni economici.

Miranda ha inoltre evidenziato come la scelta dei prodotti sui quali applicare i dazi non sia casuale. "Potrebbe accadere ad esempio che i beni industriali di provenienza tedesca possano venire daziati e quelli italiani no", ha spiegato, sottolineando l'importanza di un approccio paese per paese.

L'esperto ha invitato l'Italia a prepararsi a questa nuova fase delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, elaborando una strategia negoziale efficace. "La contrapposizione tra chi vuole mettere i dazi e chi li vuole evitare non porta da nessuna parte", ha affermato Miranda, "bisogna creare delle opzioni nuove da mettere sul tavolo".

Secondo Miranda, la questione dei dazi va oltre la semplice imposizione di tariffe doganali. Si tratta di una ricalibrazione più profonda delle relazioni commerciali globali, che richiede un nuovo approccio da parte di tutti i paesi coinvolti.