22 Gennaio 2021
Guida ai cocktail e ai drink alcolici di tendenza in America nel 2021
Aprire un cocktail bar a New York e in America: Le tendenze del mondo delle bevande alcoliche nel mercato Americano
Nell’era pandemica, non vi è alcun dubbio che i mega-trend per il nuovo anno si concentreranno attorno a prodotti più salutari e più "puliti”, più sostenibili e “socialmente responsabili” in linea con il mantra “buono per me, buono per il pianeta”. Negli Stati Uniti continua infatti l’inarrestabile crescita delle bevande funzionali, ma anche della premiumizzazione, con la tendenza a prediligere la qualità alla quantità, anche in versione “ready to drink”. Nel segmento alcolici, inoltre, trova spazio anche lo sviluppo di nuovi prodotti senza o a bassa gradazione alcolica, per poter scegliere bevande analcoliche senza dover rinunciare a sapori, che risultano un'opzione più conveniente e più sicura, soprattutto per i più giovani. Last but not least, avanzano nuovi packaging anche per bevande più tradizionali come il vino.
Man mano che movimenti come il “mindful drinking” o la cosiddetta “sober-curiosity” (sobri curiosi) guadagnano in popolarità, le ricerche indicano che il consumo di alcolici sta progressivamente diminuendo in America, soprattutto tra le generazioni più giovani che non solo bevono meno, ma in generale mostrano un maggiore interesse per benessere e salute olistica. Se è vero che drink a basso e zero contenuto alcolico si sposano meglio con un’alimentazione sana ed equilibrata, l'industria del beverage si sta adeguando a questo radicale cambiamento delle abitudini di consumo di alcolici in America e di nuova presa di coscienza a favore del bere consapevole. La richiesta di cocktail più leggeri o privi di alcool non solo è aumentata, ma sarà preponderante nel 2022 in America, anche grazie a una nuova generazione di distillati senza zucchero e senza alcool che promettono lo stesso gusto dei superalcolici tradizionali.
Nonostante sia stato inventato negli anni '80, il Bubble Tè è pronto a diventare la next big thing nel settore beverage USA. Un business da $ 2,7 miliardi a livello globale, che secondo il report di "Bubble Tea Market 2021" realizzato da Cross Border Growth Capital, nel 2027 varrà $ 4,3 miliardi. La rinfrescante bevanda a base di tè taiwanese, latte (anche di soia) e frutta a piacere, guarnita con perle di tapioca gommose piace soprattutto ai teenager, grazie alla sua combinazione di sapori e opzioni personalizzabili. Merito anche di tutti quei fattore chiave dei food-trend: salutare nelle sue varianti a basso contenuto di zucchero, è una bevanda colorata, gustosa e anche divertente da instagrammare.
Una maggiore consapevolezza sull'importanza per la nostra salute di assumere cibo e bevande di alto profilo nutrizionale sta guidando la rapida ascesa delle bevande fermentate, occupando una porzione significativa all'interno della categoria drink funzionali. Si stima che le bevande probiotiche raggiungeranno oltre $ 77 miliardi di vendite entro il 2025, quasi il doppio dei ricavi generati a livello globale nel 2018. Mentre la Kombucha si è imposta come la prima bevanda di questa categoria per anni, ora si dovrà contendere il podio con nuovi agguerriti concorrenti. Il Kefir d’acqua, ad esempio, una bevanda fermentata che contiene ceppi di lieviti e batteri benefici che aiutano a migliorare il sistema immunitario e la digestione; le vendite stanno aumentando e lentamente passa da mercato di nicchia a mainstream negli USA. Un’altra new entry nel panorama del mercato americano dei drink è il tepache, una bevanda fermentata messicana leggermente alcolica a base di ananas, che si rivela un’altra valida alternativa sana, gustosa e sostenibile, alla Kombucha.
Che il mondo del beverage possa contare come testimonial celebrities internazionali non è cosa nuova. Basti pensare a George Clooney con Nespresso, Aniston Jennifer e l'acqua di lusso smartwater o a tutti gli energy drink che fanno da sponsor alle star planetarie dello sport. Ma ora stanno nascendo anche nuove collaborazioni commerciali tra prestigiose case vinicole e di champagne e grandi nomi dello showbiz, per capitalizzare la loro immagine glamour sul mercato americano e rafforzare il proprio portafoglio marchi. Dopo John Legend, Kylie Minogue e Brad Pitt, è Cameron Diaz l'ultima star di Hollywood ad avventurarsi nel settore del vino, lanciando la sua label green insieme all’imprenditrice Katherine Power. Si chiama Avaline e punta ad un acquisto più informato attraverso trasparenza e un’etichettatura semplice. La gamma di vini vegani comprende un rosé francese biologico e un bianco spagnolo senza zuccheri aggiunti, per intercettare sia la tendenza del wellness che dell’intramontabile rosè, molto in voga negli Stati Uniti. Una partnership strategica per suggerire vini e champagne a nuove fasce di consumatori, in particolare i Millennial, che guardano al lifestyle delle celebrità e si fanno sedurre non solo dalla coscienza verde, ma anche dall'estetica instagrammabile delle bollicine e della tonalità rosata dei vini.
I dati affermano che durante la pandemia il confezionamento di vini bag-in-box, conosciuto anche con l’acronimo BIB, ha rappresentato l’opzione più scelta tra le bevande alcoliche “to go” nei supermercati americani. Questa confezione è costituita da materiale plastico (bag), resistente ma deformabile, racchiuso in una scatola di materiale rigido (box), solitamente cartone, e dotata di una valvola per lo svuotamento, prevalentemente a rubinetto. Un formato che presenta diversi vantaggi. Innanzitutto è più maneggevole e pratico da trasportare, più economico ed ecologico, e si sta rivelando anche una scelta più igienica e sostenibile soprattutto per i ristoranti: una scatola da tre litri genera circa la metà delle emissioni di biossido di carbonio rispetto a una bottiglia di vetro. Inoltre, si conserva meglio una volta aperto: circa un mese senza che la qualità debba soffrirne significativamente. Una realtà che anche le numerose case vinicole più prestigiose o dalla tradizione secolare non possono più ignorare. Perché se i puristi del vino possono storcere il naso affermando che il vino in scatola corrisponde a scarsa qualità, gli esperti di settore suggeriscono che il cambiamento in atto sarà più veloce del previsto. Si stima che le vendite continueranno a crescere negli Stati Uniti per tutto il 2022.
Se molti consumatori americani all’inizio del lockdown potrebbero aver gradito cimentarsi con tutorial di mixology online per creare i propri cocktail fatti in casa, molti altri hanno preferito scegliere i cocktail miscelati dai bartender in versione pronta da bere in lattina, busta o bottiglia. La vera novità è che questa soluzione take-away e delivery, per i cocktail e l’industria del bere, non rappresenta un rimedio provvisorio per tamponare il duro periodo permeato da restrizioni e sacrifici, ma si sta imponendo in America come nuova abitudine di consumo. Con i bar tagliati fuori per lungo tempo, anche se a intermittenza, a causa del Covid, l’industria dell’ospitalità si sta adattando per rimanere a galla. La famosa catena alberghiere Marriott, ad esempio, ha creato la sua linea di cocktail "ready to drink" con combinazioni gustose e ingredienti di alta qualità. Di fatto il boom dei ready to drink si è confermato come il trend più caldo del 2021 anche nel segmento delle bevande alcoliche. Questo periodo d’oro per i cocktail già miscelati e confezionati, sia classici che d’autore, include anche i liquori premium, che secondo il report di Nielsen Premium Panel hanno generato un’accelerazione delle vendite del 171% già nel 2020. Un trend che non mostra segni di rallentamento. Si stima che saranno ancora i RTD, infatti, a trainare le vendite nel settore degli alcolici nel mercato USA per il 2022. Tra le tendenze avremo prodotti di alta qualità; sapori genuini; opzioni a basso contenuto di zucchero e alcool; superalcolici premium, e packaging più convenienti e igienici.
Dai liquori alle bevande analcoliche, nel 2022 si imporranno sapori forti e audaci e facilmente riconoscibili come ciliegia, anguria o altri toni di frutta. "Se prima i clienti cercavano cocktail dal gusto più delicato e sapori sfumati come lo spritz, ad esempio, ora i clienti chiedono sapori forti e decisi, caratterizzati da una sola nota", afferma Tom Gibson, responsabile in ricerca e sviluppo prodotti presso Flavorman. “Rinasce dunque il gusto unico e deciso, non solo tra i nostalgici, ma c'è anche un altro fattore chiave”, osserva Gibson. Sulla scia del Covid, un virus noto per attaccare i sensi del gusto e dell'olfatto, le bevande con sapori netti e inconfondibili possono rassicurare coloro che impiegano più tempo a recuperare completamente la propria sensazione gustativa e olfattiva.
I cocktail “grab-and-go”, grazie alle nuove normative entrate in vigore negli Stati Uniti dall’evento pandemico, possono essere acquistati anche online e arrivano direttamente a domicilio. In generale, l'interesse per gli alcolici sulla rete è aumentato esponenzialmente nel 2021 portando a due fenomeni. In primo luogo, gli appassionati di cocktail hanno a disposizione tantissime informazioni: che si tratti di cercare ricette online, di ispirarsi ai social media o anche di utilizzare app dedicate. La seconda rivoluzione digitale è la crescita dell’acquisto di alcolici online in America, che ora possono essere consegnati on demand. Gli Stati Uniti stanno di fatto trainando la crescita dell’e-commerce, con oltre il 65% dei consumatori americani che utilizza un servizio online per acquistare alcolici", come afferma il 2022 Cocktail Trend di Bacardi.
Aprire un cocktail bar a New York e in America: Le tendenze del mondo delle bevande alcoliche nel mercato Americano
Protagonista indiscusso nel settore beverage USA del prossimo anno sarà il coktail in formato on-the-go, ma buono come al bar, forte dell’estrema fruibilità e semplicità di utilizzo